Dopo l’Mps, con un’interpellanza, anche l’Associazione per gli ospedali di valle prende posizione sulle dichiarazioni pubbliche del direttore dell’Ente ospedaliero cantonale Glauco Martinetti in merito ai nosocomi di Faido e Acquarossa. Per quanto riguarda l’affermazione che la presenza di un reparto di cure acute nei due ospedali di valle non corrisponde a un bisogno di politica sanitaria, bensì di politica regionale, l’associazione ricorda che “in altre circostanze aveva dichiarato che una politica non esclude l’altra, quindi si può dedurre che dipenda dalla volontà”. Martinetti si chiedeva anche se in futuro avrà ancora senso disporre di dieci letti acuti a Faido. Un numero che tuttavia secondo l’associazione è già insufficiente oggi “per rispondere alla richiesta attuale”. Infatti, “esiste la necessità di 15 letti”, come indicato dal Consiglio di Stato, “permettendo così di consolidare la struttura e di aprire le porte a una maggior formazione”. In sostanza il comitato dell’Associazione per gli ospedali di valle è perplesso, preoccupato e attende con impazienza le risposte del governo all’interpellanza presentata da Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi con la quale, in estrema sintesi, chiedevano se si rivaluterà il contenuto dei due nosocomi.