Negli ultimi anni ha curato il progetto di rilancio dell’ex Fabbrica del cioccolato di Dangio-Torre quale centro polifunzionale
È morto oggi all'età di 75 anni Giovanni Casella Piazza. Luganese d’origine, la sua immagine era legata al variegato mondo del giornalismo, dell'imprenditoria, dell’arte e della cultura in Ticino. Ultima delle sue imprese, che stava seguendo in prima persona, il rilancio infrastrutturale della storica ex Fabbrica del cioccolato di Dangio-Torre in Val di Blenio, la cui produzione cessò nel 1968. Economista di formazione, dopo un periodo iniziale come consulente aziendale aveva spostato i suoi interessi verso il campo dei media e del giornalismo, divenendo direttore di Gazzetta Ticinese, quindi editore televisivo, produttore cinematografico e operatore culturale. Appassionato di storia e Medioevo, aveva curato alcune pubblicazioni. La cerimonia di commiato avrà luogo sabato 15 giugno alle 11 nella sala delle cerimonie del Tempio crematorio di Lugano.
Si era avvicinato alla Val di Blenio durante lo scorso decennio, prendendo parte alla Fondazione Fabbrica del cioccolato che a un certo punto ha dovuto anche confrontarsi con problemi finanziari abbastanza importanti. Fino a quando nell’estate 2019 ne ha assunto le redini in qualità di nuovo presidente, col chiaro obiettivo, per cominciare, di abbattere i debiti accumulati e sanare la situazione anche grazie al suo apporto finanziario e di altre persone capaci, legate all’ambito immobiliare e artistico della scena svizzerotedesca.
Trascorsi tre anni, nel 2022 ha quindi svelato il progetto, sviluppato sottotraccia, per la rivalorizzazione completa dell’ex fabbrica trasformandola in un Centro polifunzionale con alloggio, dove potranno trovare spazio contenuti legati alla cultura in tutte le sue espressioni, dall’arte alle attività di artigianato, dagli spettacoli alle fiere e ai convegni, dalla gastronomia alla storia e alle tradizioni della regione. Spazio anche a un ristorante per lo sviluppo di una cucina innovativa. A occuparsene la società Vb-Heritage Sa, che ha acquistato una parte importante dell’immobile, di cui Giovanni Casella Piazza risulta fra i membri.
«Come lo è stato in passato, l’obiettivo è che questo stabile torni a essere un polo d’attrazione e di servizio per tutta la comunità», ci aveva confidato nell’ottobre di due anni fa. Un’operazione ambiziosa che richiederà un investimento attorno ai 20 milioni di franchi. Il tutto completato da una cioccolateria con produzione artigianale e con annesso un museo del cioccolato. «Una sorta di concept store che fungerà da luogo di informazione sul patrimonio storico-paesaggistico della regione, con particolare riferimento alla tradizione culinaria e cioccolatiera». Idee importanti per unire a doppio filo sotto lo stesso tetto imprenditoria, storia e cultura: «Abbiamo la pretesa di dire che si tratta di un progetto intelligente, non di speculazione immobiliare, che cerca di portare contenuti di pregio che guardano avanti», concludeva Giovanni Casella Piazza intervistato l'ultima volta lo scorso novembre: «Un progetto che deve portare anche posti di lavoro con una valenza economica permanente, come l’aveva la fabbrica di cioccolato».