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Un reclamo contro le elezioni bis di Arbedo-Castione

L’Associazione per il miglioramento ambientale di Castione chiede delucidazioni al Consiglio di Stato e parla di ‘forte disagio’

(Ti-Press)
24 maggio 2024
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La richiesta di vedere chiariti alcuni aspetti ha indotto l'Associazione per il miglioramento ambientale di Castione (Amica) a inoltrare un reclamo al Consiglio di Stato contro la decisione dello stesso di riconvocare alle urne gli aventi diritto di voto di Arbedo-Castione per l'elezione di Municipio e Consiglio comunale a seguito dell'annullamento per brogli deciso il mese scorso. Data prevista, domenica 22 settembre. Farebbero stato, ha informato il governo due giorni fa, le liste e le candidature definite per il turno del 14 aprile.

Sette domande

Sette i punti sui quali Amica ritiene che debba essere fatta luce: se tra i candidati qualcuno volesse ritirarsi, lo può fare e con quale tempistica? In tal caso può essere sostituito? Se tra i candidati qualcuno avesse cambiato domicilio, verrà stralciato dalla lista? Anche in questo caso potrà essere sostituito? Qualora un proponente della lista di un partito che, vista la situazione di forte disagio vissuta nel Comune, non ritenesse più opportuno sostenere i candidati del proprio partito, potrebbe richiedere di essere stralciato? E se il numero minimo di proponenti non fosse poi più raggiunto, cosa capiterebbe? A chi saranno accollate le spese per l’organizzazione di questa tornata elettorale, nel caso in cui l’autorità giudiziaria scoprisse chi ha falsificato le liste?

‘La popolazione merita chiarezza’

“Le eventuali risposte a questi dubbi – aggiunge Amica motivando il reclamo – dovrebbero essere comunicate a tutta la popolazione per motivi di trasparenza e di fiducia nelle regole del gioco; anche perché, dopo l’accaduto, molti cittadini si sentono raggirati e dubitano che le future votazioni abbiano una parvenza di serietà”. Anche l'aspetto penale avrebbe poi il suo peso: “Se l’indagine del Ministero pubblico non porta a stabilire ciò che è accaduto, molti cittadini votanti potrebbero disertare le urne come forma di protesta e disagio”. In definitiva, conclude l'associazione, “se lo Stato desidera che i suoi cittadini partecipino alla vita pubblica non con l’astensionismo ma col voto, questa è l’occasione di mostrarsi vicini ai votanti preoccupati, fornendo loro rapide informazioni che permettano almeno di allontanare i consistenti dubbi sulla regolarità del voto”.

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