Tramite una mozione il gruppo chiede di prevedere una figura aggiuntiva al membro ufficiale che lo sostituisca in caso di assenze
Arriva da alcuni consiglieri del Centro la prima mozione della nuova legislatura a Bellinzona. La proposta: aggiungere nel Regolamento comunale la figura del supplente nelle commissioni permanenti. Questo per supplire “in qualsiasi momento nel corso della legislatura” i membri ufficialmente designati qualora siano assenti e per assicurare sempre una partecipazione del gruppo politico di riferimento ai lavori commissionali. La proposta fa seguito all’accresciuta frammentazione del legislativo, che da sei è passato questa primavera a otto formazioni, di cui sei hanno il diritto di far parte delle commissioni che dispongono ciascuna di nove membri; dei sei gruppi, quattro contano un solo rappresentante ciascuno.
Ciò si ripercuote – sostiene il Centro – sul buon funzionamento dei gruppi stessi qualora i rispettivi membri delle commissioni non possano per vari motivi presenziare. Senza un supplente “il membro può essere penalizzato nel portare le osservazioni del suo gruppo in commissione, come pure nell’esaminare, discutere e deliberare su determinati oggetti all’ordine del giorno. Cosa ancora peggiore, un’assenza condiziona pesantemente anche lo stesso suo gruppo di appartenenza, privandolo delle necessarie informazioni per una valutazione delle fattispecie con cognizione di causa”. Per contro istituendo la figura del supplente “il gruppo potrà sempre essere rappresentato in commissione, agevolandone il lavoro”.
Le valutazioni che Municipio, Commissione della legislazione e plenum dovranno ora fare, riguardano l’essenza della proposta: infatti gli scettici potrebbero leggerla come un tentativo delle formazioni minori, tra le quali figura il Centro, di avere non uno ma due membri ‘de facto’ regolarmente coinvolti, sebbene a turno, nei lavori commissionali. Ciò che finirebbe per sfalsare la ripartizione delle cariche prevista in base all’esito elettorale. D’altro canto, i favorevoli alla mozione potrebbero spuntarla privilegiando la volontà di un miglior funzionamento dei meccanismi che regolano le procedure di valutazione dei temi sottoposti al legislativo.
Un'idea simile, tutt'oggi pendente, era stata presentata un anno fa dal gruppo dei Verdi in Gran Consiglio. Predendo spunto da altri cantoni come Grigioni, Ginevra, Giura e Vallese, gli ambientalisti chiedono d'istituire la figura del supplente per le assenze dei deputati impossibilitati a partecipare non solo ai lavori commissionali, ma anche alle sessioni parlamentari. Questo nella convinzione che i vantaggi sarebbero notevoli “in un sistema di milizia in cui il carico di lavoro personale e le urgenze parlamentari aumentano sempre di più”. Si citano una migliore conciliabilità tra lavoro, famiglia e mandato politico. Come pure la possibilità, per il supplente, di familiarizzare col sistema parlamentare.