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Acqua di Gudo, riattivata metà del pozzo bloccato in autunno

La parte di falda con livelli di Clorotalonil rientrati nella norma viene miscelata con quella di Cugnasco-Gerra; ancora fuori uso l’altra parte

Il pozzo Pian Marnino
(laRegione)
13 maggio 2024
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La popolazione di Gudo ha ripreso a bere, in parte, l’acqua di falda captata dal pozzo di Pian Marnino bloccato lo scorso autunno quando erano emersi valori di Clorotalonil sopra la soglia di un microgrammo per litro ammessa dalla legge. La comunicazione è stata inviata in questi giorni a tutti i fuochi dall’Azienda multiservizi di Bellinzona (Amb) che nel 2018, con l’aggregazione, aveva ritirato tutti gli impianti in precedenza gestiti dall’Azienda comunale locale.

Dal 2018 a oggi mai superato il valore soglia

Le analisi eseguite negli ultimi sei mesi con la supervisione del Laboratorio cantonale – scrive Amb – hanno permesso di “chiarire l’evoluzione della concentrazione di Clorotalonil”, fungicida utilizzato in agricoltura dal 1970 al 2020 fino a quando la Confederazione lo ha vietato quattro anni fa. Ebbene, i dati raccolti “permettono di stabilire che in passato la concentrazione di Clorotalonil non ha mai superato il valore soglia”. Amb sottolinea quindi che “l’acqua distribuita alla popolazione è sempre stata perfettamente potabile e non vi sono mai stati, né vi sono tuttora, rischi per la salute” delle persone.

In passato quando? Interpellato dalla redazione per un ulteriore chiarimento, il direttore Amb Mauro Suà specifica di poter parlare e garantire per il periodo che è di sua competenza, ossia appunto dal 2018 a oggi. Non per quello che lo ha preceduto. Inoltre, trovandosi il pozzo in questione vicino alla zona agricola e viticola, la fonte della contaminazione è stata ben presto individuata. Perciò “sono stati presi accorgimenti tecnici alla stazione pozzi – si legge nella comunicazione Amb – che ne consentono la riattivazione. Con queste misure possiamo assicurare la distribuzione di acqua con valori nettamente inferiori al valore soglia”.

Da novembre a oggi, ricordiamo, è stato l’acquedotto del confinante comune di Cugnasco-Gerra a rifornire Gudo, che ha così potuto bere acqua nei limiti di legge. Attualmente, specifica Mauro Suà, una parte della captazione nel pozzo Pian Marnino è ancora bloccata: si tratta di quella in cui permane Clorotalonil sopra i limiti di legge. L’altra metà del pozzo, che rientra nei limiti, è stata invece riattivata e l’acqua viene miscelata con quella di Cugnasco-Gerra, così da ridurre al minimo la concentrazione.

Nell'altopiano il 60% oltre i limiti

Il problema era emerso lo scorso ottobre a seguito delle importanti e continue precipitazioni che avevano fatto alzare sensibilmente il livello dell’acqua di falda, la quale era così entrata in contatto con porzioni di sottosuolo interessate dalla presenza di Clorotalonil. A questo riguardo Amb ricorda che tale situazione è comune a quella frequentemente registrata nei cantoni d’Oltralpe dove il clima più umido rispetto al nostro ha comportato nell’ultimo mezzo secolo un utilizzo maggiore di fungicida in agricoltura: “A livello nazionale sono interessati dal problema un terzo dei punti di misurazione della qualità delle acque sotterranee. Sull’altopiano la concentrazione limite è superata nel 60% dei casi”. Tornando a Gudo, il monitoraggio prosegue costantemente con l’obiettivo di reagire subito in caso di nuovi superamenti.

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