La nuova sindaca di Acquarossa Michela Gardenghi: ‘Priorità al benessere della popolazione con un occhio di riguardo alla conciliabilità lavoro-famiglia’
Ad Acquarossa il Sun Village sembra essere «sempre più vicino». Michela Gardenghi, la nuova sindaca eletta lo scorso 14 aprile, è infatti «fiduciosa riguardo al consolidamento del piano di finanziamento del progetto» e consapevole che il futuro del Comune sarà condizionato dalla sua realizzazione o meno. Il centro turistico dovrebbe infatti fungere da volano per il turismo in generale e per il rilancio del Nara in particolare, generando anche posti di lavoro e indotto economico per tutta la regione. In ogni caso la priorità è posta sul benessere della popolazione, cercando di rendere una località periferica un luogo piacevole in cui vivere, «con un occhio di riguardo alla conciliabilità tra lavoro e famiglia». In quest’ambito dei passi avanti sono stati fatti con «l’apertura quattro anni fa di un asilo nido voluto e sostenuto dai tre Comuni della valle di Blenio e, l’anno scorso, pure di un pre- e doposcuola ubicato nella sede delle scuole elementari». L’auspicio per il futuro? «Un maggior coinvolgimento della popolazione nella cosa pubblica, tenendo conto che il Municipio lavora proprio per il bene degli abitanti, pur non potendo sempre accontentare tutti», afferma a ‘laRegione’ la nuova sindaca. «Ben vengano dunque suggerimenti o anche critiche, purché siano costruttive».
La passione di Gardenghi – 55 anni, originaria della frazione di Motto, sposata con tre figli adulti – è il giardinaggio: «È la mia valvola di sfogo e fonte di ricarica». Eletta in Municipio nel 2021 nelle file dell’ex Ppd (Centro) è subito stata nominata vice dell’allora sindaco Odis Barbara De Leoni (Plr) che in occasione delle scorse elezioni ha deciso di farsi da parte per motivi personali. La nuova sindaca non è tuttavia una neofita in politica: era infatti già stata consigliera comunale prima nell’ex Comune di Dongio e poi ad Acquarossa. «Negli ultimi tre anni abbiamo formato un’ottima squadra all’interno della quale l’appartenenza politica non ha mai contato. Si è così sviluppata anche una certa amicizia che ha favorito un clima costruttivo». E generare un clima costruttivo in seno al Municipio rinnovato per tre quinti è proprio la priorità a breve termine, così da poter «lavorare bene assieme a favore della comunità».
Ad Acquarossa, oltre ai grandi progetti strategici, vi sono da gestire anche questioni di tutti i giorni, che vanno dalla gestione di un grande territorio servito da strade, sentieri, acquedotti e canalizzazioni, alla convivenza con i cani. Senza dimenticare i servizi erogati alla popolazione: «Consolidando quelli che ci sono già e promuovendone altri, si gettano le basi per il mantenimento e la creazione di nuovi posti di lavoro che saranno d’impulso per attrarre anche nuovi abitanti», sottolinea la sindaca. In questo contesto l’offerta scolastica, assieme alla possibilità di conciliare famiglia e lavoro, rappresenta certamente un fattore molto importante. Detto di asilo nido e centro extrascolastico che sono «apprezzati e ben frequentati», dal 2025 il Cantone procederà con «una ristrutturazione a tappe della scuola media». L’approvvigionamento idrico è un altro servizio fondamentale e a breve partirà un «progetto per potenziare una condotta che parte da una ricca sorgente sui monti, garantendo così la fornitura di acqua a tutti, anche in caso di eventuali periodi di siccità». Gardenghi ricorda che l’acqua è una risorsa molto importante anche per grandi strutture come la casa per anziani o l’ospedale, senza dimenticare il futuro Sun Village.
Sun Village che rappresenta un tassello fondamentale per il Comune, anche se i promotori stanno ancora affinando le discussioni con possibili finanziatori, in particolare con un fondo d’investimento svizzero (il costo dell’opera è stimato a 60 milioni di franchi). «Si sta lavorando in modo costruttivo per avere la certezza che quando partirà il cantiere, si costruirà fino alla conclusione dell’opera», afferma la sindaca. La speranza è che il progetto per il centro turistico-alberghiero, possa concretizzarsi al più presto. «In valle mancano infatti, al contrario delle numerose offerte di svago e attività all’aria aperta, le strutture per l’accoglienza dei visitatori, anche se recentemente alcune piccole iniziative private si sono mosse investendo in questo settore».
Accoglienza fondamentale pure «in ottica del Nara, che d’inverno fatica, come del resto anche altre destinazioni», precisa Gardenghi. E proprio per ulteriormente aiutare la stazione, il Comune (proprietario degli impianti, dati in gestione alla società Amici del Nara) ha recentemente deciso di stanziare un credito supplementare di 100mila franchi all’anno per i prossimi tre anni, per un totale di circa 350mila franchi annui. «Crediamo che in questo lasso di tempo il cantiere del Sun Village prenda avvio, fungendo poi da volano anche per gli impianti di risalita, specialmente durante l’estate su cui si punta sempre di più». Ovviamente chi intende investire nel centro turistico si aspetta che il Nara rimanga aperto, anche perché in futuro potrebbe avverarsi un ambizioso progetto che prevede la partenza di una seggiovia proprio nelle vicinanze del Sun Village. Pure in questo caso si punta su una collaborazione tra pubblico e privato: l’investimento per il rilancio della stazione è stimato a 33 milioni di franchi, che evidentemente non si può accollare il Comune. Inoltre, «nelle prossime settimane verrà costituito un gruppo di lavoro che, avvalendosi anche della collaborazione di specialisti esterni, tra due anni dovrà presentare concrete e attuabili soluzioni per rendere il Nara una stazione che funzioni autonomamente a lungo termine».
Ricordiamo poi che sul sedime ex Lazzaretti (di proprietà del Comune) si prevede di realizzare un nuovo quartiere: da un lato i possibili finanziatori del centro turistico chiedevano anche un luogo nelle vicinanze dove fare acquisti e dall’altro servirebbero alloggi per il personale del Sun Village. Da parte sua il Comune ne approfitterebbe per realizzarvici un ecocentro e mettere a disposizione posteggi per il vicino cinema-teatro. Concretamente, come noto, Coop è interessata a realizzare un nuovo supermercato, ma nel nuovo quartiere sono previsti anche altri contenuti commerciali, residenziali, turistici e così via. «Desideriamo concepire un progetto insediativo che abbia una visione chiara e definitiva, facendo sì che questo luogo possa diventare pure un punto d’incontro». Uno sviluppo che tuttavia «è rallentato da un ricorso».
Non da ultimo ad Acquarossa vi è anche un terzo grande progetto in via di realizzazione: il nuovo ospedale che richiede un investimento di 47 milioni. Recentemente è stato pubblicato il bando di progettazione internazionale. «Anche in questo caso si tratta di una buona collaborazione tra pubblico e privato: il cosiddetto polo sociosanitario dell’Ente ospedaliero cantonale (Eoc) sorgerà su terreni della Fondazione La Quercia con cui collabora, accanto alla casa per anziani che quest’ultima gestisce». E con il vecchio ospedale cosa succederà? «Non se ne è ancora discusso, ma demolirlo sarebbe un peccato», rileva Gardenghi. «La struttura potrebbe infatti essere riconvertita e valorizzata, magari con uffici, appartamenti o servizi a favore della popolazione».