Filosofi e direttori di musei attesi sul palco del Teatro Sociale per una tavola rotonda sulle sfide della tutela di monumenti, opere e reperti
Ospiti d’eccezione si ritroveranno sul palco del Teatro Sociale a Bellinzona per partecipare a una tavola rotonda intitolata “L'elasticità del tempo”. Una serata incentrata sulle sfide e le opportunità del patrimonio culturale, tra tutela e valorizzazione. Aperto al pubblico e con entrata gratuita, l'evento è organizzato dal Museo Villa dei Cedri, dalla Fortezza Bellinzona e dal Teatro Sociale. “Il patrimonio culturale – indicano i promotori – è spazio di confronto in risposta alle sempre crescenti esigenze di tutela e di valorizzazione in quanto entrambe, sebbene in modi diversi, contribuiscono a preservare la memoria delle comunità locali e a incoraggiare l'espansione delle conoscenze della società”. Quattro gli ospiti presenti: Cristiana Collu, storica dell’arte medievale, già direttrice del MAN di Nuoro (1996-2012), del Mart di Trento e Rovereto (2013-2014) e della Galleria nazionale d’Arte di Roma (2015-2024); Rachele Ferrario, storica e critica d’arte, docente all’accademia di belle arti di Brera e autrice del libro “Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli” (Mondadori 2010, 2019); Fabio Merlini, filosofo, direttore regionale della Scuola universitaria federale per la formazione professionale di Lugano, nonché presidente della Fondazione Eranos di Ascona; Denise Tonella, storica, curatrice, autrice dello studio storico-divulgativo per la valorizzazione delle fortificazioni bellinzonesi e attualmente direttrice del Museo nazionale svizzero di Zurigo. Il dibattito sarà moderato dalla direttrice del Museo Villa dei Cedri Carole Haensler, storica dell'arte, presidente dell’Associazione dei musei svizzeri e membro della Commissione svizzera Unesco.
L'evento prende spunto dallo spettacolo “Palma Bucarelli e l'altra resistenza” che il Teatro Sociale ospiterà il giorno seguente (mercoledì 24 con inizio alle 20.45), ispirato alla figura di Palma Bucarelli: direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e storica dell'arte, nel 1941 Bucarelli assunse in prima persona la responsabilità di nascondere la collezione del museo per proteggerla dai saccheggi della guerra. Fu una delle direttrici e direttori di musei che durante la Seconda guerra mondiale rischiarono la loro incolumità per mettere in salvo i capolavori dell’arte italiana. Una storia corale e sorprendente, che lo spettacolo di e con Cinzia Spanò racconta dal punto di vista della ribelle ed enigmatica Palma Bucarelli. Una produzione Teatro dell’Elfo (informazioni e biglietti sul sito www.teatrosociale.ch).
La tavola rotonda si inserisce nel programma delle due mostre attualmente in corso in città: “Non siamo più nel medioevo. Dai castelli alla Fortezza”, visitabile fino al 3 novembre al castello di Sasso Corbaro (esposizione che esplora secoli di trasformazioni delle fortificazioni bellinzonesi), e “Underground. Ecosistemi da esplorare”, fino al 4 agosto al Museo Villa dei Cedri per riflettere sul patrimonio naturale (“la natura diviene fonte di ispirazione non solo artistica, ma anche di nuovi modelli sociali”).