Chiè d’Lena, come intende procedere il Municipio di Bellinzona?

Della Chiè d’Lena (Casa dell’Elena) situata a Dalpe, si parla orma da oltre un decennio, ovvero dal 2013, quando l'edificio è stato donato dal Comune leventinese ai due ex Comuni di Giubiasco e Sementina a condizione che s’impegnassero a ristrutturarlo. A seguito dell'aggregazione, la costruzione in pietra e larice, disabitata da circa 60 anni, fa ora parte del patrimonio immobiliare della Città di Bellinzona. In un’interpellanza Fabio Briccola (Plr) ricorda che l'intenzione era quella di farla diventare una sede di scuola montana, a favore degli allievi turriti. Progetto che però non si è mai realizzato. "Nel preventivo 2020 erano stati indicati 4,3 milioni di franchi di investimento, mentre nel 2021 era stata prevista un’ulteriore spesa di franchi 120'000 per la ripresa e l’aggiornamento del progetto definitivo completando il tutto secondo quanto richiesto dalla licenza edilizia e dall’avviso cantonale", indica nel testo il consigliere comunale. "Ora, nel Piano delle opere 2024, viene indicata una somma di franchi 140'000 per la messa in sicurezza urgente dello stabile in questione". Chiede quindi al Municipio quali sono le sue intenzioni, come intende procedere e con quali tempistiche e quali sono i costi d’investimento e le spese di gestione corrente previste. Domanda inoltre quando sarà presa una decisione definitiva, visto che "ritardare la realizzazione del progetto sicuramente genera ulteriori costi (vedi 140'000 franchi per la messa in sicurezza)". Briccola chiede infine quale sarà la destinazione dell'edificio se non dovesse essere predisposto per accogliere le scolaresche cittadine per le settimane bianche e verdi e quante persone e classi di scuola elementare potrà accogliere contemporaneamente secondo il progetto di ristrutturazione.