Da dieci anni l’associazione di Giubiasco supporta i pazienti colpiti da rare patologie neuromuscolari. Attualmente sono 355 le famiglie assistite
Sono attualmente 355 le persone seguite dall’Associazione malattie genetiche rare Svizzera italiana (Mgr) con sede a Giubiasco. Un numero mai così alto, sintomo del valore del servizio sociale che assiste e supporta pazienti e familiari nella convivenza con patologie neuromuscolari originate da malattie genetiche rare che creano sofferenza e possono portare alla morte o all’invalidità cronica. Da ormai un decennio la Mgr porta avanti la missione di seguire gli utenti nel tempo, offrendo ascolto, momenti di incontro, consulenze, opportunità di formazione per badanti o familiari curanti e anche supporto finanziario per sostenere cure o nei casi in cui le assicurazioni sociali non intervengono, lo fanno solo in parte oppure dopo lunghi periodi di attesa. Il tutto collaborando a stretto contatto con il Centro malattie rare della Svizzera italiana (Cmrsi) costituito nel 2021 e patrocinato dall’Ente ospedaliero cantonale (Eoc). «In questi dieci anni siamo riusciti a farci conoscere ma soprattutto riconoscere sia dal Cantone, sia dalla Confederazione, come un’associazione professionale con personale specialistico nel settore sociale», spiega Beatrice Reimann, dal 2014 assistente sociale e coordinatrice dei servizi della Mgr.
Dalla costituzione avvenuta nel 2013, seguita l’anno dopo dall’iscrizione a Registro di commercio, il numero di beneficiari e utenti è cresciuto in maniera costante. «Solo nel 2023 abbiamo avuto un aumento del 15%: attualmente seguiamo 355 pazienti, di cui il 50% bambini e ragazzi, ma tenendo conto dei familiari si può dire che sosteniamo il doppio delle persone. Tra i nostri pazienti, possiamo contare circa 250 diagnosi rare completamente diverse. La malattia più frequente è la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) che viene diagnosticata in diverse forme». Quest’ultima è solo la più comune delle malattie genetiche rare di cui si stima soffrano circa 24mila ticinesi.
Il sostegno della Mgr si traduce anche in aiuti finanziari finalizzati a sostenere spese per cure, terapie, misure e trattamenti che inizialmente non vengono riconosciuti dalle assicurazioni sociali. «Dalla nascita dell’associazione si è riusciti a instaurare più collaborazione e comprensione, e questo fa sì che oggi ci sia una reazione più veloce nel riconoscere le esigenze di pazienti con malattie degenerative che spesso avanzano velocemente e sono quindi differenti da altre malattie croniche. Oggi c’è un riconoscimento più rapido di contributi per le richieste ausiliari come ad esempio le sedie a rotelle, mentre in passato il sostegno dell’assicurazione sociale era sempre un po’ un passo indietro rispetto allo sviluppo aggressivo della malattia e il calo della salute del paziente».
Crescono gli utenti dell’associazione e di conseguenza anche i costi a suo carico. «Nonostante gli aiuti finanziari di Cantone e Confederazione, e soprattutto della Fondazione Telethon Svizzera (che come altre associazioni ed enti devolve alla Mgr il ricavato di vari eventi e iniziative, ndr), siamo sempre alla ricerca di contributi, anche attraverso campagne di raccolta fondi. Negli ultimi anni Telethon è riuscita a stabilizzare i suoi contributi e, attraverso il nuovo partenariato con il Casinò Admiral di Mendrisio, speriamo sia possibile aumentare nuovamente i ricavi e dunque i contributi della Fondazione. Infatti, soprattutto negli ultimi anni la nostra mole di lavoro è aumentata, e per mantenere un servizio di qualità vorremmo aumentare le risorse del nostro personale, attualmente composto da due assistenti sociali specializzati, assistiti dagli studenti di scuole e istituti di formazione in ambito sociosanitario».
Patrocinata dall’Eoc e dalla stessa associazione che funge appunto da appoggio sociale per i pazienti più in difficoltà una volta che questi ultimi ricevono la diagnosi, la costituzione del Centro malattie rare della Svizzera italiana (Cmrsi) – suddiviso tra il Neurocentro a Lugano per i pazienti adulti e l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana (Ipsi) di Bellinzona per i bambini – ha contribuito ad aumentare il bacino di utenza seguito dalla Mgr. Il Cmrsi è uno dei nove centri in Svizzera che compongono una rete specializzata in malattie neuromuscolari riconosciuta dal Coordinamento nazionale malattie rare. Per i pazienti la sua inaugurazione ha permesso di agevolare l’ottenimento di informazioni esaustive, l’accesso a istituti specializzati e la possibilità di rivolgersi a medici esperti. «Sul tema delle malattie genetiche rare, il Ticino è visto come un sistema esemplare, dato che c’è questo connubio di sostegno medico e sociale. Funziona molto bene la collaborazione con l’Eoc, e anche i riscontri dei nostri utenti sono positivi. Come Mgr vorremmo in futuro continuare ad aumentare la visibilità e le conoscenze delle malattie rare, al fine anche di aumentare la comprensione verso le esigenze delle persone che ne vengono colpite».
In occasione dell’odierna Giornata mondiale delle malattie rare (che non a caso ricorre il 29 febbraio), si terrà questa sera (18-20) nell’aula magna dell’Ospedale Civico di Lugano una conferenza pubblica. In programma la presentazione del Cmrsi e della Mgr, con a seguire testimonianze di pazienti e familiari e una tavola rotonda sul tema. In apertura di serata previsti gli interventi del presidente Mgr, Claudio Del Don, e del consigliere di Stato e direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, Raffaele De Rosa.