Bellinzona

Con Branda e Bang, Unità di sinistra in cerca di conferme

Comunali 2024: svelata la lista per il Municipio. Con il sindaco e il municipale uscente ci sono Malacrida, Carniel, Egloff e i comunisti Iembo e Lucchini

In sintesi:
  • Gli obiettivi sono riconfermare i due seggi in Municipio, il sindacato e rafforzare la propria posizione in Consiglio comunale
  • L’assemblea sezionale del Partito socialista di Bellinzona si è svolta in una gremita aula magna delle Scuole elementari Semine
La squadra per il Municipio: Martina Malacrida Nembrini, Samuel Iembo, Mario Branda, Denise Carniel, Michele Egloff, Henrik Bang e Alessandro Lucchini
(Ti-Press)
16 gennaio 2024
|

Riconfermare i due seggi in Municipio, il sindacato e rafforzare la propria posizione in Consiglio comunale. Questi gli obiettivi annunciati questa sera in occasione dell’assemblea sezionale del Partito socialista di Bellinzona, che in una gremita aula magna delle Scuole elementari Semine (presente anche il co-presidente cantonale Fabrizio Sirica) ha lanciato la campagna elettorale per le elezioni comunali del 14 aprile. Confermata l’alleanza con il Partito comunista che darà nuovamente alla lista il nome Unità di sinistra (Ps, Pc, Giso e Indipendenti), mentre, come noto, ancora una volta non ci saranno I Verdi, che quest’anno correranno da soli (non più con l’Mps come nel 2021). Sulla mancata unione, ha chiarito subito la presidente sezionale Martina Malacrida Nembrini, c'era la disponibilità del Ps, ma non quella degli ecologisti.

Tre anni fa il partito aveva retto

Tre anni fa, nella sfida per il Municipio, l’Unità di sinistra aveva perso il 3,4% dei voti di lista, scendendo al 24,2% rispetto al 27,6% del 2017 quando la lista del Ps comprendeva però anche gli ecologisti. Confermandosi la seconda forza partitica a livello cittadino, il partito aveva insomma retto con il mantenimento dei due seggi in Municipio e del sindacato di Mario Branda. Nonostante un leggero calo dell’1,1%, erano stati confermati anche i 13 seggi in Consiglio comunale.

In particolare nella sua roccaforte, l’unica Città in Ticino guidata da un sindaco socialista, ecco che le prossime elezioni comunali si annunciano un importante appuntamento alla luce di un 2023 elettorale col freno a mano tirato: il Partito socialista ticinese ha perso il 4% alle elezioni cantonali di aprile (e questo nonostante l’unione con I Verdi) e l’1,6% alle Federali di ottobre. Da considerare anche le tendenze di una sempre maggiore frammentazione (emblematico il caso Mirante) e del ricorso alla scheda senza intestazione (opzione che nel 2021 ha raggiunto il 25,5% nell'elezione del Municipio e il 27,2% per quella del Consiglio comunale).

I candidati

«Una lista forte, variegata, con sensibilità e personalità anche differenti, ma che rappresentano la nostra idea di fronte progressista allargato e unito nella volontà di far crescere in maniere sociale e sostenibile la nostra Bellinzona», ha detto il vicepresidente sezionale Danilo Forini introducendo la presentazione dei candidati al Municipio.

Approvata dalla sala per acclamazione, la lista è guidata da Mario Branda, sindaco da tre legislature e pronto a guidare l’Esecutivo per altri quattro anni. Per l'avvocato classe 1960 si annuncia una tornata elettorale meno impegnativa rispetto a quella del 2021 che aveva visto l'insidiosa sfida per la poltrona di sindaco con il liberale radicale Simone Gianini (attuale vicesindaco il quale ha deciso di non ricandidarsi per concentrarsi sul Consiglio nazionale). Sfida che per il Plr si giustificata da uno svantaggio di Gianini di sole 67 lunghezze rispetto a Branda, ma alla fine ampiamente vinta dal socialista al ballottaggio con un margine di oltre 3’000 voti.

Accanto al sindaco si ripresenta il municipale uscente Henrik Bang, 51 anni, ingegnere forestale, già granconsigliere, eletto nell'Esecutivo tre anni fa al posto di Roberto Malacrida che aveva deciso di non ricandidarsi. «Mi ripresento con entusiasmo su questa lista rossa, dove purtroppo manca un po’ di verde – ha detto Bang riferendosi alla mancata alleanza con gli ecologisti –. Ovviamente le dinamiche in Municipio cambierebbero con tre municipali invece di due: il fronte progressista ce la può fare, ma ormai sarà forse storia del 2028».

Come nel 2021 (quando sulla lista per il Municipio arrivò quarta), si candida nuovamente la presidente sezionale Martina Malacrida Nembrini, 46 anni, consigliera comunale uscente e membro della commissione della gestione, laureata in storia del cinema e storia contemporanea, attuale direttrice della Fondazione Sasso Corbaro per le medical humanities e presidente dell’Associazione DaRe. Promette un impegno politico per una società più giusta all’insegna delle questioni culturali, sociali e ambientali. Tre le sue proposte, il potenziamento dei servizi per conciliare lavoro e famiglia, meno traffico motorizzato, totale pedonalizzazione del centro Città, miglioramento per la formazione continua dei dipendenti comunali, meno videosorveglianza e più dialogo e prevenzione.

Un altro volto già presente sulla lista del 2021 è quello del 34enne Alessandro Lucchini, membro di direzione del Partito comunista, consigliere comunale uscente, economista e attuale direttore del settore disoccupazione dell’associazione ticinese del Soccorso operaio svizzero, nonché co-coordinatore dell’Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti (Okkio). Non a caso gli stanno a cuore le tematiche del lavoro e della protezione del territorio, così come la politica culturale e giovanile. Per Lucchini sarà importante far capire all’elettorato che questa «sinistra plurale», composta da Ps e Pc, «svolge un lavoro rigoroso per il bene della collettività, senza voler fare i primi della classe, con sparate all’ordine del giorno da parte di destra e Mps che invece portano avanti una politica personalistica ed egocentrica».

Classe 1964, docente e ricercatore, attuale responsabile della statische scolastiche del Cantone, consigliere comunale uscente e membro della Commissione della gestione, si candida per il Municipio anche Michele Egloff. Considera importante una «visione urbanistica attenta agli spazi pubblici, all’offerta culturale, alla pianificazione della mobilità che deve essere dolce e sicura. Mi impegno per una città viva, accogliente, inclusiva e sostenibile, per bambini, giovani, adulti e anziani».

Tra le fila del Ps, si mette a disposizione Denise Carniel, classe 1985, giornalista e attivista per i diritti delle persone con disabilità. «Da tempo, scrivo, faccio attivismo, e usando integrità e verità parlo di disabilità, con voce chiara: amo il potenziale umano, la diversità nella diversità. Mi metto a disposizione perché penso si possa fare politica a cuore alto: chi lotta oltre se stesso, raramente lo fa nelle retrovie».

Secondo esponente in lista per il Partito comunista, fotografo e videomaker, completa la lista dell'Unità di sinistra il 31enne Samuel Iembo, già coordinatore della Gioventù comunista, responsabile della sezione Bellinzona e Valli e membro della Commissione giovani della Città di Bellinzona. «Dal nostro gruppo deve partire lo sviluppo di una seria e concreta politica giovanile anche per porre rimedio alla cosiddetta ‘fuga di cervelli‘ oltre Gottardo, rendo Bellinzona attrattiva per farli tornare».

Non c’è Lisa Boscolo

Riproposte le candidature di Branda, Bang, Malacrida Nembrini e, per il Pc, Lucchini, non figura sulla lista per il Municipio la capogruppo in Consiglio comunale Lisa Boscolo, lo scorso aprile eletta in Gran Consiglio. Nel 2021 sulla lista dell’Unità di sinistra, alla sua prima candidatura per il Municipio, Boscolo era risultata la terza più votata a poco meno di 300 voti di distanza da Bang. Rispetto a tre anni fa, non si ricandida per il Municipio nemmeno il consigliere comunale comunista uscente e attuale granconsigliere Massimiliano Ay. Boscolo e Ay si mettono invece nuovamente a disposizione sulla lista per il Legislativo (è stato annunciato che non ci sarà più il sistema dei circondari elettorali). Al momento i candidati che hanno dato disponibilità per la corsa al Consiglio comunale sono 55 ma si punta ad arrivare a 60. Su tredici uscenti, si ripresentano in 12: dopo 16 anni sui banchi di Palazzo civico non si ci sarà Antoine Ndombele. A lui è andato il ringraziamento della sezione.