Bellinzonese

A Bellinzona indennità solo a una parte dei docenti?

L'Unità di sinistra: ‘Come mai agli insegnanti di materie speciali non vengono riconosciute le spese per l'uso didattico di mezzi tecnologici personali?’

Maruska Vanza e Michele Egloff chiedono lumi al Municipio con un’interpellanza
(Ti-Press)
15 gennaio 2024
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Dall'inizio di quest'anno ad alcuni docenti titolari di Scuola dell’infanzia e di Scuola elementare del Comune di Bellinzona saranno riconosciuti 100 franchi (50 per chi lavora al 50%) di indennità annua per l'utilizzo didattico di mezzi tecnologici personali quali Pc, tablet e smartphone. Ad alcuni, ma non a tutti: infatti sembrerebbe che i docenti di materie speciali (ovvero quelli di educazione fisica, musicale e di arti plastiche), così come tutte le altre figure che ruotano attorno alla scuola, non sono tenuti in considerazione. Una decisione che "lascia basiti" Maruska Vanza e Michele Egloff (Unità di sinistra) che con un'interpellanza chiedono dunque al Municipio se "con un tale procedere si vuole creare una scuola con docenti di serie A e docenti di serie B".

‘Differenza di trattamento difficile da spiegare’

Un differenza di trattamento che per i due consiglieri comunali "è difficile da spiegare": le spese private per i mezzi tecnologici per svolgere la professione di insegnante "dovrebbero essere riconosciute a tutti i docenti". Anche perché sempre più insegnati di materie speciali "utilizzano mezzi tecnologici e sussidiari per gestire e svolgere al meglio le lezioni, come pure partecipare a formazioni loro stessi, seguire conferenze e preparare riunioni contemplate nel loro mansionario. Senza dimenticare che tutti i docenti sono chiamati a inserire le valutazioni e le note di ogni allievo nella banca dati Gestione Allievi e Gestione Istituti (Gagi) un paio di volte all’anno".

‘Chi ha preparato e autorizzato la decisione?’

Vanza ed Egloff con questa interrogazione vogliono dunque "capire le ragioni che hanno portato alla decisione in esame, che ai nostri occhi è discriminatoria, e, se fosse il caso, dare l’opportunità al Municipio di correggere e aggiornare la conoscenza delle pratiche didattiche in uso e scardinare quei cliché ereditati dal passato che non fanno che minare la giusta considerazione della scuola e ostacolare un’adeguata dotazione della stessa e dei suoi docenti". Oltre a chiedere perché i docenti delle materie speciali non sono stati presi in considerazione per queste indennità, i due consiglieri comunali dell'Unità di sinistra chiedono anche "chi ha preparato la decisione, su quali premesse, e chi l’ha autorizzata".