Lo conferma il Consiglio di Stato rispondendo a un’interrogazione del Centro
Si mettano il cuore in pace gli ‘aficionados’ degli spostamenti in treno: rispondendo a un'interrogazione dei granconsiglieri del Centro Alessandro Corti, Claudio Isabella e Alessio Ghisla, rappresentanti rispettivamente delle valli Leventina, Riviera e Blenio, il Consiglio di Stato conferma che le (ormai ex) stazioni ferroviarie leventinesi di Rodi-Fiesso e Giornico rimarranno non servite. C'è invece speranza per quella rivierasca di Osogna-Cresciano. Insieme a quelle di Claro, Bodio, Lavorgo e Ambrì-Piotta erano state dismesse nel 1994 in concomitanza con la creazione della linea autobus Bellinzona-Airolo in sostituzione del traffico regionale ferroviario, “con un servizio più capillare per le località citate”, oggi servite dalle linee 221 Bellinzona-Claro-Osogna-Biasca e 120 Osogna-Biasca-Faido-Airolo. Quella modifica aveva permesso “non solo di servire più da vicino gli abitati, ma soprattutto di liberare capacità sulla ferrovia per aumentare l’offerta con treni veloci nel traffico passeggeri e merci”. Dopo l’apertura della galleria di base del San Gottardo (dicembre 2016), a partire dall’orario 2017 e ’18 sono state riaperte al traffico passeggeri sistematico le stazioni di Bodio, Lavorgo e Ambrì-Piotta. Orario che “non permette l’inserimento di ulteriori fermate in Leventina né allo stato attuale e nemmeno in prospettiva futura”.
Una vecchia immagine della stazione di Giornico
Differente il discorso per la Riviera, dove la riapertura della stazione di Osogna-Cresciano “è condizionata dalla realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Bellinzona tramite il completamento di AlpTransit”. Infatti, ricorda il governo, nella situazione attuale in cui tutti i treni passeggeri e merci devono transitare in questa stazione “non è fattibile inserire la fermata per i treni Tilo. Tuttavia, essa è inserita nella scheda M7 Sistema ferroviario regionale del Piano direttore cantonale quale informazione preliminare”. Pur non essendo una misura del Piano regionale dei trasporti della Regione Tre Valli, nell’ottica della promozione del trasporto pubblico per gli spostamenti dalle Tre Valli verso gli agglomerati “è opportuno un approfondimento dell’opportunità e della fattibilità di tale fermata nell’ottica di una prossima fase di ampliamento del Programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria”. Musica del futuro.