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Con gli eventi sportivi vince tutta la regione

Juri Clericetti (direttore Otr-Bat) auspica che ‘si possa aumentare ulteriormente le società che arrivano sul territorio, generando ricadute economiche’

Le infrastrutture ci sono
(Ti-Press)
4 gennaio 2024
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«Consolidare e, nel limite del possibile, aumentare gli eventi sportivi che generano visibilità e ricadute economiche sul territorio». Juri Clericetti, direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) ritiene che la strada intrapresa sia quella giusta anche se a livello di offerta di infrastrutture sportive e ricettive «si può ancora migliorare». Un auspicio che, negli anni, non è però rimasto inascoltato come dimostrano i progetti volti a valorizzare e implementare l’offerta sportiva in particolare a Bellinzona e Biasca. Così da «incrementare ulteriormente le società che arrivano sul territorio anche per svolgere campi di allenamento, un settore su cui puntiamo molto visto che coinvolge, fra l’altro, pure i settori alberghiero e della ristorazione. E in questo contesto il lavoro svolto negli ultimi anni ha iniziato a dare i suoi frutti: le società e gli atleti che soggiornano per più giorni nella nostra regione sono sempre più numerosi».

‘Gli sviluppi aumenteranno l’attrattiva’

Soggiorni che sono in particolare legati a eventi sportivi di una certa caratura, come tornei nazionali o internazionali di diverse discipline. Un esempio in questo senso è il recente torneo internazionale Under 14 di hockey (promosso nell’ambito della cooperazione transfrontaliera Arge Alp e sostenuto dal Cantone) che si è svolto a Bellinzona e Biasca. «In questo caso circa 300 persone, tra atleti e staff, hanno pernottato e soggiornato qui per tre giorni», spiega Clericetti a ‘laRegione’. «Territorio che ha dunque beneficiato anche di un’importante visibilità a livello sovraregionale». Questi eventi dimostrano inoltre che in questo ambito «la regione è attrattiva, mettendo a disposizione infrastrutture adeguate, ma anche offrendo possibilità di pernottamento e di svago. E gli ulteriori sviluppi in corso potranno sicuramente ulteriormente aumentare l’attrattiva». In questo senso si pensa ad esempio al ‘Campus sportivo’ a Bellinzona, alla ‘Biasca sportiva ricreativa’, al Centro nazionale di allenamento per le discipline dello sci freestyle che sorgerà ad Airolo, ma anche allo sci di fondo a Campra o al curling a Faido.

Il coinvolgimento dell’ente pubblico facilita l’organizzazione

Ovviamente, queste dinamiche celano anche un grande lavoro dietro le quinte, così come alcune difficoltà. Ad esempio a livello di organizzazione non è sempre facile trovare qualcuno che si metta a disposizione e che abbia i mezzi necessari. Clericetti sottolinea quindi l’importanza di organizzazioni sovraregionali come Arge Alp, una comunità di lavoro che coinvolge regioni di Austria, Germania, Italia e Svizzera. Gli eventi vengono quindi promossi in collaborazione con l’ente pubblico, il che «facilita molto la loro organizzazione, promuovendo il territorio nei quali si svolgono». L’auspicio è dunque quello che «le società possano poi tornare in futuro ad esempio per svolgere campi di allenamento», sottolinea il direttore dell’Otr-Bat. Si instaura così un «circolo virtuoso di cui può beneficiare l’intero tessuto economico». In quest’ambito «è anche importante che le società organizzatrici promuovano la regione e le sue infrastrutture a livello nazionale all’interno del settore sportivo specifico. Da parte nostra mettiamo a disposizione dei pacchetti ad hoc adatti a tutte le esigenze che comprendono vitto e alloggio».


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Nell’estate 2022 a Campra si sono sfidati 1’600 orientisti

Grande potenziale per sci nordico e corsa d’orientamento

E questo lavoro viene fatto per diverse discipline, in particolare per il calcio, l’atletica, il nuoto, il basket o il tennis. Vi sono poi sport che hanno un grande potenziale ancora parzialmente inespresso. Come ad esempio lo sci nordico o la corsa di orientamento. Per quest’ultima disciplina «non serve nemmeno un’infrastruttura, ma solo il bosco e una cartina», rileva Clericetti, precisando inoltre che «si inserisce perfettamente nella strategia di destagionalizzazione dedicata a infrastrutture originariamente nate con vocazione unicamente invernale». Ad esempio «Campra potrebbe diventare un punto di riferimento d’inverno per lo sci di fondo e d’estate per la corsa d’orientamento o per altre discipline estive». Da notare che proprio a Campra nell’agosto 2022 si sono sfidati per due giorni 1’600 orientisti provenienti da tutta la Svizzera, ma anche dalla Scandinavia, dalla Cechia e dalla Polonia. Tutti insieme, con un parterre di oltre venti campioni mondiali ed europei, hanno contribuito a rendere importante in ambito sportivo la regione del Lucomagno.

IERI E OGGI

Quando nella Turrita soffiava il vento dell’Est

Non da ultimo, a livello di immagine e di promozione della regione sarebbe importante far giungere qui squadre o atleti blasonati: «I contatti ci sono, ma bisogna ancora migliorare l’offerta, sulla cui qualità tutti gli attori coinvolti stanno lavorando», conclude Clericetti. Blasonate erano le squadre di hockey su ghiaccio dell’Est Europa che fino ad alcuni anni fa sceglievano la capitale ticinese come luogo ideale per i loro campi d’allenamento estivi, quando il centro sportivo cittadino era uno dei pochi a disporre di ghiaccio già a inizio luglio. Citiamo, fra tutti, la Dinamo Mosca ma anche parecchi altri club iscritti alla Kontinental Hockey League cui attualmente (dopo lo scoppio della guerra in Ucraina) prendono parte club professionistici provenienti unicamente da Russia, Bielorussia, Kazakistan e Cina, mentre in passato si contavano anche squadre croate, lettoni, ceche, slovacche e ucraine.

«Molte sono in effetti passate anche da Bellinzona – ricorda Luca Veri, responsabile del settore ghiaccio in seno all’ente autonomo Bellinzona Sport – con tanto di partite amichevoli giocate contro club elvetici. Un bello spettacolo per i molti appassionati. Purtroppo a un certo punto le squadre dell’Est non sono più arrivate qui. L’ultima, nel 2017, è stata la Torpedo di Nižnij Novgorod», città industriale non lontana da Mosca. «Il motivo, stando a quanto si è potuto capire, è da ricondurre alla decisione delle autorità sportive russe di impedire alle sue squadre di recarsi all’estero per i campi d’allenamento». A perderci è stato anche il settore alberghiero, visto che gli ospiti erano soliti alloggiare in un hotel di Bellinzona.

Nel frattempo il ghiaccio turrito ha però trovato altri clienti estivi. «Ad esempio – evidenzia Veri – la locale società di pattinaggio ha coinvolto quella di Varese con cui collabora. St. Moritz invia qui le sue squadre. Per una settimana ospitiamo l’academy dei portieri. E pure Gioventù e Sport contribuisce con dei corsi di formazione». Senza contare poi i nuovi Bellinzona Rockets che da quest’anno giocano in Swiss League, i Giovani discatori della Turrita promossi sempre da questa stagione nella My Hockey League, come pure la Federazione ticinese che qui organizza il campo d’allenamento U14. E infine altre compagini amatoriali. «Sin da inizio luglio e per tutto agosto la pista è dunque bene utilizzata e questo consente di coprire i costi di gestione», conclude Luca Veri. Non secondarie, tornando al tema di questo articolo, le ricadute economiche generate specialmente dalle realtà provenienti da fuori cantone.


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Un nostro articolo di 10 anni fa