Lo sversamento è avvenuto a inizio mese ma se ne parla solo oggi. Quasi ultimati i lavori di bonifica. Si indaga per chiarire le cause
Alcune settimane fa, verso inizio dicembre, alla stazione intermedia degli impianti di risalita di Carì è avvenuto uno sversamento di almeno 10mila litri di diesel, carburante destinato ad alimentare i battipista durante l'inverno. Una notizia clamorosa, ma evidentemente poco pubblicizzata e che sta creando non poco imbarazzo. Nel riferirne, la Rsi ha specificato che il grosso quantitativo è finito, attraverso le tubature delle acque reflue, nel sottostante depuratore che ha fatto da diga impedendo che il liquido raggiungesse il terreno contaminandolo.
Intervistato, Amos Fasoletti della Nuova Carì Sagl che gestisce la stazione invernale ha spiegato che il diesel per cause da stabilire è uscito dal tank presente nell'officina intermedia riversandosi al suo interno e defluendo, come detto, attraverso le tubature. Il depuratore ha subìto una fase di malfunzionamento e per ripristinarlo si è reso necessario asportare tutta la massa inquinata in esso contenuta, trasferendola all'Azienda cantonale dei rifiuti per il corretto smaltimento. Successivamente si è resa necessaria l’immissione di fanghi attivi per ripristinare il corretto funzionamento. La stima dei danni – fra perdita di carburante, vuotatura e ripristino impianto – ammonta a centinaia di migliaia di franchi.
Ulteriorori esami dovranno definire se si è trattato di un problema tecnico oppure di un incidente dovuto a errori o negligenza da parte di qualcuno. La polizia ha aperto un'indagine per comprendere le dinamiche del fatto e capire se ci siano gli estremi di un reato. Nel frattempo i gatti delle nevi saranno alimentari con carburante trasportato sul posto in elicottero o tramite i medesimi battipista.