Intendono ricandidarsi Wolfisberg (Airolo), Cristina (Personico) e Nastasi (Faido). Tenconi, Imelli e Gendotti disponibili in caso di sì all'aggregazione
A cinque mesi dalle elezioni comunali del 14 aprile, la maggior parte dei sindaci della Leventina scioglie le riserve sull’intenzione di ricandidarsi per la legislatura 2024-28. A Personico ci sarà Emilio Cristina (Il Centro), sindaco dal 2016 con alle spalle una presenza ventennale in Municipio. «Confermo che intendo ricandidarmi. Mi piacerebbe portare avanti alcuni progetti, in particolare due che ritengo molto importanti per un piccolo paese come Personico, ovvero la riqualifica del Centro civico e l’implementazione del Piano generale acquedotto». Giunto quasi al termine della sua prima legislatura nella funzione di sindaco, si dice disponibile a ricandidarsi anche il sindaco di Faido, Corrado Nastasi (Il Centro), che rimanda però un annuncio ufficiale a dopo l’assemblea sezionale di metà dicembre. Ha la volontà di ripresentarsi, «e dare seguito a quanto iniziato e messo in cantiere in questi anni, dalla riqualifica del fondovalle ad altri importanti progetti», pure Oscar Wolfisberg (Il Centro), dal 2021 alla guida di Airolo. Anche Mauro Fransioli – sindaco di Dalpe dal 2019 quando era subentrato a Marzio Eusebio – è intenzionato ad andare avanti: «L’obiettivo – dice – è quello di mantenere il comune attrattivo, in particolare dal punto di vista della qualità di vita, ma anche a livello finanziario, lasciando il moltiplicatore invariato al 70% e valutando i giusti investimenti». Scioglierà invece le riserve nelle prossime settimane il sindaco socialista di Pollegio Igor Righini in carica dal 2021.
Novità potrebbero esserci a Bedretto, dove come a Dalpe le elezioni del 2021 si erano tenute tacitamente. Sindaco dal 2016, Ignazio Leonardi non nasconde di essere pronto a farsi da parte se ci fosse qualcuno disposto a raccogliere il testimone: «Gli lascerei il posto volentieri. Col nostro gruppo stiamo riflettendo per prepararci a un cambiamento».
Come noto, domenica 26 novembre è il giorno delle votazioni consultive popolari sui progetti d’aggregazione Quinto-Prato Leventina e Giornico-Bodio (quest’ultimo nato dalle ceneri della proposta respinta nel febbraio 2022 che comprendeva anche Pollegio e Personico). In caso di esito positivo alle urne, la legislatura corrente si prolungherebbe di un anno e le elezioni nel o nei due nuovi enti locali verrebbero procrastinate alla primavera 2025. Eletto tacitamente nel 2021, a Quinto il liberale radicale Aris Tenconi ha la volontà di continuare: «Mi piacerebbe proseguire, nel nuovo Comune aggregato ma anche se Quinto dovesse rimanere autonomo. È stata una legislatura molto impegnativa, con tanti progetti, e sono soddisfatto di quanto fatto e portato avanti. Sottolineo però che, prima di ufficializzare la candidatura, dovrò valutare attentamente la compatibilità dell’impegno politico con i miei impegni professionali». Collega di partito e alleato nella promozione del progetto aggregativo, il sindaco di Prato Leventina Davide Gendotti – alla guida del Comune dal 2016 ma in Municipio già da 16 anni – indica che «sarei senz’altro a disposizione se la fusione con Quinto si concretizzasse, mentre in caso negativo dovrei fare approfondite riflessioni». Anche a Giornico e a Bodio i rispettivi sindaci, entrambi del Centro, attendono con impazienza la votazione consultiva sull’aggregazione a due. Nel primo caso Rosolino Bellotti, in carica dal 2021, si esprimerà sulla propria disponibilità a ricandidarsi una volta noto il risultato del 26 novembre. Stefano Imelli, sindaco di Bodio dal 2016, dichiara la propria disponibilità qualora la fusione andasse in porto: «Come municipale o sindaco vorrei poter dare il mio contributo al nuovo Comune che vedrebbe la luce nel 2025, per seguirne da vicino i primi passi». Se invece la popolazione voterà ‘no’, «mi prenderei un po’ di tempo per capire quale sarebbe il destino del Comune». La decisione definitiva sull’aggregazione, infatti, spetta al Gran Consiglio partendo appunto dall’esito del voto consultivo e dalla conseguente proposta governativa.
Dopo l’annuncio delle dimissioni per motivi familiari e professionali del sindaco di Serravalle Luca Bianchetti (Plr), dalla Valle di Blenio si attende ancora di conoscere la scelta di Claudia Boschetti-Straub (Lega) e Odis De Leoni (Plr), dal 2016 sindaci rispettivamente di Blenio e Acquarossa.
Guardando ai sindaci di Bellinzonese e Riviera, hanno già confermato la loro ricandidatura Mario Branda (Bellinzona, Unità di sinistra), Loris Galbusera (Biasca, Plr), Simona Zinniker (Sant'Antonino, Plr), Marco Bertoli (Cadenazzo, Plr) e Luigi Decarli (Arbedo-Castione, Plr). Lasceranno invece Alberto Pellanda (Riviera, Plr) e Nicolò Parente (Lumino, Il Centro).