Bellinzonese

Ampliamento in vista per la scuola sanitaria e sociale

Il Consiglio di Stato chiede al parlamento di approvare un credito 1,255 milioni di franchi per generare nuovi spazi a favore della Sspss di Giubiasco

(Archivio Ti-Press)
24 ottobre 2023
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La Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali (Sspss) di Giubiasco necessita di più spazio per la formazione. Per questo motivo il Consiglio di Stato ha recentemente presentato un messaggio con il qual chiede al parlamento cantonale di approvare un credito di 1,255 milioni di franchi "per l’ampliamento, la ristrutturazione, l’arredamento e l’acquisto delle attrezzature didattiche e informatiche" dell'istituto che si trova nello stabile Onda, di proprietà dell’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (Ipct). Di conseguenza il governo chiede anche l'autorizzazione di stipulare un nuovo contratto di locazione per gli spazi supplementari per un onere annuo di 95’200 franchi. Concretamente i lavori riguarderebbero le superfici precedentemente occupate dall'Associazione industrie metalmeccaniche ticinesi (Ameti) che si è trasferita a Bodio. E questo "in attesa della prospettata realizzazione del Centro sociosanitario cantonale per il quale è in corso lo studio di fattibilità presso il comparto del Seghezzone" sempre a Giubiasco.

La richiesta di credito riguarda la Fase 4 dei lavori di ampliamento e ristrutturazione della Sspss e permetterà "di sopperire almeno in parte – si legge nel messaggio governativo – all'attuale carenza di spazi sia per le lezioni correnti sia per i corsi interaziendali" per "almeno 10 anni". In particolare "è prevista la realizzazione di tre nuove aule di pratica e due aule di teoria", così da rispondere a "un fabbisogno accresciuto di spazi per questa scuola che accoglie oltre 1’000 persone in formazione" e alla "necessità di aumentare il numero di persone in formazione nel settore sanitario". Nel caso in cui il Gran Consiglio dovesse approvare il credito richiesto, i lavori per la messa in esercizio dei nuovi spazi dovrebbero impiegare, se non vi saranno intoppi, 12 mesi a partire dalla decisione parlamentare.