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Bellinzona verso un accorpamento di 2+2 enti autonomi

Il consigliere comunale Plr Damiano Stroppini propone di unire Sport e Carasc, idem Teatro e Musei: ‘Evitare i doppioni e migliorare l’efficienza’

L’obiettivo: ‘Avvicinare ulteriormente sport, turismo e territorio’
(Ti-Press)
6 ottobre 2023
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Riunire per evitare doppioni, per mettere a frutto competenze, incrementare l’efficienza, indirizzare meglio le risorse, in definitiva per migliorare l’azione a favore dell’utenza e della cittadinanza in generale. Un principio che vale per i Comuni – laddove lo spirito aggregativo sia interpretato e applicato in questo modo – e che potrebbe valere anche per i loro enti autonomi voluti, quali emanazione del potere esecutivo, per sgravare il Municipio dalla gestione di attività operative. È partendo da queste considerazioni che in seno al Plr di Bellinzona sta maturando l’intenzione di promuovere la riunione di alcuni enti autonomi riducendoli da cinque a tre. A farsene portavoce il consigliere comunale Damiano Stroppini, membro del Consiglio direttivo di Bellinzona Sport, secondo cui idealmente gli si potrebbe annettere l’Ente Carasc creandone uno nuovo denominato Sport e turismo. Idem per Teatro e Musei che, uniti, potrebbero confluire in un organismo in grado di abbracciare la grande famiglia della cultura. Rimarrebbe per contro invariato il campo d’azione dell’Azienda multiservizi, che già raggruppa più campi d’attività specialistici e non condivisibili con altri enti.

La bagarre sui Consigli direttivi

Piccolo passo indietro nel tempo. Quello degli enti autonomi diventa un tema caldo all’inizio di questa legislatura breve, nella primavera 2021, quando al momento di designare i membri dei rispettivi Consigli direttivi, durante la seduta costitutiva del Consiglio comunale si scatena la bagarre sulla proposta Verdi/Mps/Fa di evitare lottizzazioni privilegiando le competenze dei singoli. Concetto questo parzialmente accolto dal Municipio che al termine di una riflessione protrattasi mesi, rinuncia infine ad alcune posizioni doppie. Oggi è invece il Plr a sollevare l’esigenza di perfezionare i campi d’azione e l’attività degli enti. Ma per quali ragioni? In fondo tutto sembra andare per il verso giusto, aggiustamenti a parte come nel caso del Teatro, e i rispettivi campi d’azione sono specifici e perciò, all’apparenza, poco assimilabili.


Ti-Press
Damiano Stroppini

‘Necessarie maggiori sinergie’

«Mi ricollego – premette Damiano Stroppini – al percorso che la Città ha fatto dall’aggregazione, nel 2017, a oggi unificando i precedenti tredici sistemi di lavoro dell’amministrazione e dei servizi comunali, sia consolidando la risposta verso i bisogni del cittadino, sia sviluppando importanti progetti locali e strategici. In questo contesto i cinque enti autonomi che inizialmente potevano avere un senso così suddivisi, oggigiorno presentano invece delle criticità. Non si vuole mettere in discussione la loro importanza, perché sono lì da vedere i livelli di competenza raggiunti e le sinergie create. La mia riflessione nasce dall’approfondimento svolto insieme alla Supsi sul possibile sviluppo di Bellinzona Sport e dell’offerta in generale della Città nell’ambito delle infrastrutture sportive rivolte non solo alle società locali ma anche a un pubblico più vasto che può arrivare da fuori. Ci si è resi conto che l’Ente Sport per poter svolgere questo esercizio necessità di maggiori sinergie».

Più compiti strategici

Le quali, secondo Stroppini, vanno in direzione sia dell’Organizzazione turistica regionale, sia dell’Ente Carasc costituito prima dell’aggregazione dagli allora Comuni di Sementina e Monte Carasso per gestire l’offerta, anche di svago e infrastrutturale, sulla montagna di sponda destra da Gorduno a Gudo, cui potrebbe idealmente aggiungersi anche la montagna di sponda sinistra. «Da qui il mio auspicio affinché si approfondisca l’opportunità di unificare i due enti autononi». La domanda pare automatica: quali benefici concreti deriverebbero, al di là di una riduzione numerica dei Consigli direttivi e relativa spesa? «Faccio un esempio: l’Ente Carasc fra le altre cose gestisce anche la riservazione delle sale del Ciossetto e dell’ex Convento, un compito puramente amministrativo che potrebbe essere benissimo assorbito dai preposti servizi comunali, lasciando all’eventuale nuovo ente Sport e Turismo un più ampio perimetro di competenza e maggiori risorse da dedicare a questioni strategiche e a far crescere l’offerta tramite, per esempio, un utilizzo più proficuo ed elastico del personale. Inoltre si ridurrebbe il numero di interlocutori necessari per sviluppare determinati prodotti. Anche qui un esempio fra tanti possibili: l'ostello situato nel nucleo di Curzútt potrebbe venire integrato nell’offerta per campi d’allenamento. Per farlo, oggi bisogna far interloquire due enti autonomi diversi, più l’Otr».

Potenziale inespresso

Detto in altre parole, specifica il consigliere comunale, «confido che si avvii una valutazione d’assieme, coinvolgendo anche l’ambito culturale, sulla corretta attribuzione di compiti, competenze e responsabilità in funzione degli obiettivi prefissati o che la Città attribuisce. In definitiva, si tratterebbe di sfruttare meglio le opportunità date e di dare un senso compiuto al termine ‘sinergie’, evitando sovrapposizioni e sfruttando l’ampio potenziale inespresso, come pure il momento molto positivo dal profilo della propositività, se penso ad esempio all’ambito turistico regionale».

Fabio Käppeli

‘Idea sensata da concretizzare nel 2024’

«L’idea è sensata per più motivi», commenta dal canto suo il municipale Fabio Käppeli, capodicastero Finanze, economia e sport e presidente degli enti Sport e Carasc: «Da una parte per incrementare l’efficienza e la qualità dei servizi erogati. Dall’altra perché nell’ambito del recente studio strategico sullo sviluppo dell’offerta sportiva di Bellinzona, è chiaramente emerso che grazie allo sport si può uscire dal contesto prettamente sportivo e abbracciare la promozione di tutto il territorio, inclusa l’area dell’ente Carasc, che già stava riflettendo sul proprio ruolo e su un’estensione del raggio d’azione. Questo nell’ottica di una promozione turistica più ampia, che vuole completare i pacchetti rivolti a gruppi e società sportive con occasioni di svago anche fuori dalle infrastrutture sportive». In tal senso lo spunto di Damiano Stroppini «va ad aggiungersi a riflessioni che avevamo già avviato in seno al dicastero e in Municipio. A titolo personale lo ritengo un tema da affrontare concretamente nel corso del prossimo anno».

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