Bellinzonese

Bellinzona, il conto per le Scuole Nord sale a 27 milioni

Il Municipio aggiorna e rivede in larga misura il progetto presentato nel 2017 quando il preventivo di spesa sfiorava i 14 milioni

In sintesi:
  • Secondo la tabella di marcia, il cantiere dovrebbe concludersi per l'inizio dell'anno scolastico 2026-2027
  • Il complesso della Scuola Nord è la struttura scolastica più grande della capitale, e accoglie mediamente 470 allievi all'anno, suddivisi in 24 sezioni
Le Scuole Nord
(Ti-Press)
1 settembre 2023
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Un po’ la pandemia, un po’ per la precedenza data ad altre priorità, il cantiere per il risanamento infrastrutturale ed energetico del vecchio edificio delle Scuole Nord di Bellinzona che doveva iniziare fra il 2019 e il 2020 non è mai partito. Inoltre, col cambio di direzione politica a capo del Dicastero opere pubbliche avvenuto nella primavera 2021, in Municipio è maturata l'esigenza di riprendere il progetto e aggiornarlo. Risultato: dai 13,75 milioni indicati sei anni fa si è passati oggi a 27 milioni. È la cifra inserita nel nuovo messaggio firmato questa settimana a Palazzo Civico al termine di un ampio lavoro di aggiornamento del dossier.

I cinque anni trascorsi da quella decisione, osserva il Municipio, hanno in parte imposto e in parte consentito di effettuare approfondimenti, passando da un approccio fondamentalmente ‘conservativo’ a uno orientato a una ristrutturazione completa, includendo sia aspetti impiantistici e strutturali come pure l’inserimento di nuovi servizi, per un intervento inteso a rispondere alle nuove esigenze in ambito di edilizia scolastica e quindi, anche, didattico, così come ai bisogni emergenti delle famiglie. Un progetto più ampio e quindi altresì più costoso.

Previo avallo del Consiglio comunale, se la tabella di marcia sarà rispettata i lavori dovrebbero concludersi per l’inizio dell’anno scolastico 2026-2027. La conduzione del cantiere sarà affidata al Servizio edilizia pubblica del Settore opere pubbliche della Città di Bellinzona.

Nuove esigenze edilizie e funzionali

Come detto, il precedente progetto era stato approvato nel 2018. Molti i cambiamenti però intervenuti nel frattempo. In seguito all’istituzione di un Gruppo di lavoro tecnico formato da architetti, ingegneri e progettisti, in collaborazione con il Servizio edilizia pubblica del Settore opere pubbliche si è proceduto a una serie di indagini che hanno evidenziato la necessità di diversi adattamenti sul piano edilizio (impiantistica) e funzionale (didattico). Il costo complessivo dell’operazione risulta quindi sensibilmente più alto rispetto a quello inizialmente prospettato, ma comunque certamente proporzionato all’entità dell’offerta finale che assicurerà al complesso, realizzato in una prima parte all’inizio del ’900, almeno ulteriori 50 anni di vita.

Al passo con lo sviluppo demografico

Il complesso della Scuola elementare Nord è la struttura scolastica più grande della città, accogliendo mediamente 470 allievi all’anno suddivisi in 24 sezioni. Spazi e superfici sono completamente occupati senza riserve per eventuali nuove esigenze didattiche: la sede ha una capienza massima di 540 allievi, l’attuale grado di occupazione è dell’85% circa. Stando alle attuali previsioni demografiche a corto termine, il numero di allievi della Zona arancione – a prescindere da eventi migratori di carattere eccezionale – rimarrebbe stabile a 470 unità fino al 2028. La scuola è inoltre ubicata in un comparto nel quale sono prevedibili importanti sviluppi nei prossimi 10-15 anni: insieme alle previste future scuole in via Vallone, le Scuole elementari Nord dovranno garantire l’assorbimento dell’aumento demografico registrabile in questa zona della città, che sarà ulteriormente stimolato dalla riqualifica urbana del comparto Officine.

Sussidi e programma realizzativo

Al netto, l’investimento totale sarà inferiore al credito sottoposto al Consiglio comunale. Secondo le stime, 868'000 franchi saranno infatti coperti dagli incentivi Minergie. L’opera potrà inoltre beneficiare di 2,14 milioni di prelievo dal Fondo energie rinnovabili. La deduzione all’investimento dovrebbe dunque superare i 3 milioni di franchi, somma a cui potrebbe aggiungersi l’eventuale sostegno da parte dell’Ufficio dei beni culturali per il restauro di questo bene protetto d’interesse locale. Per quanto riguarda le tempistiche, durante lo scorso mese di luglio è stato eseguito il quasi completo trasloco del Blocco A nei moduli prefabbricati posati in zona Stadio, mentre i lavori di demolizione e sgombero inizieranno nel mese di febbraio 2024. La chiusura del cantiere è prevista per l’inizio dell’anno scolastico 2026-2027. Durante i mesi da settembre a dicembre 2023, al primo e al secondo piano del Blocco A resteranno attive due sezioni di scuola elementare, la logopedia, la scuola speciale e la direzione: durante le vacanze di Natale saranno poi trasferite nei moduli prefabbricati di viale Giuseppe Motta in fase di realizzazione.

il capodicastero

‘Un investimento per giovani e famiglie’

«Questo importante intervento infrastrutturale, assai oneroso per le casse cittadine, è da considerare un vero e proprio investimento a favore delle nuove generazioni e delle famiglie», sottolinea il municipale Henrik Bang, capodicastero Opere pubbliche che dopo il 2021, come detto, ha ripreso il progetto del 2017. «Quella che in origine era stata pensata come una doverosa ma semplice operazione di risanamento, è oggi diventata qualcosa di molto più importante. A fare la differenza è ad esempio l’inserimento, nel sottotetto del blocco A, di un centro extrascolastico in grado di accogliere fino a 70 bambini che da solo richiederà un impegno di due milioni di franchi». Centro la cui offerta non sarà limitata alla pausa pranzo (mensa) ma si estenderà su un’ampia fascia oraria, ossia dalle 7 del mattino alle 19, compresi i periodi delle vacanze scolastiche.