La prima sarà pronta entro fine 2023 e darà nuovo lustro alla storica Panetteria Orelli. La seconda sorgerà sulle ceneri del caseificio ormai vetusto
Nella valle più settentrionale dell’Alto Ticino qualcosa si sta muovendo dopo le recenti chiusure del ristorante Pizzo Rotondo a Bedretto e dell’albergo Chalet Stella Alpina a Ronco, entrambi trasformati in residenze private dai rispettivi proprietari. Chiusure, nel loro piccolo, pesanti per una realtà di estrema periferia che conta poche decine di abitanti e un moltiplicatore d’imposta al 60% fra i più competitivi del Ticino, vantaggioso a tal punto da attirare sempre qualche nuovo domiciliato. Ciò che si sta muovendo in questo periodo è qualcosa di bello, grazie sia all’intraprendenza di privati sia al desiderio dell’ente pubblico, in questo caso il Patriziato, di disporre di nuovi spazi da mettere a disposizione del turismo e della collettività locale. Il tutto nella frazione di Villa Bedretto dove, a pochi metri una dall’altra, lungo la strada centrale stanno maturando due iniziative. Una, in fase avanzata, è in cantiere da più mesi e sarà ultimata nel corso del prossimo autunno/inverno; l’altra potrebbe vedere la luce l’anno prossimo se l’assemblea patriziale di dicembre concederà il credito di costruzione che è attualmente in fase di allestimento tramite la progettazione esecutiva.
Nel primo caso parliamo di un pezzo di storia locale, quella Panetteria Orelli il cui forno dal quale usciva il caratteristico pane nero ha sfamato intere generazioni di bedrettesi, rallegrandone il palato anche con i mitici biscotti di pasta frolla apprezzati in tutto il Ticino secondo la ricetta di famiglia. Se la produzione di pane è purtroppo cessata già negli anni 80 del secolo scorso, quella dei biscotti è tutt’oggi ancora ben presente ma dislocata altrove. Ebbene, dal prossimo inverno il rinnovato edificio – che nell’idioma locale sarà battezzato Osteria Bäkar ‘dialettizzando’ il termine tedesco Bäckerei – ospiterà al pianterreno un’osteria tipica data in gestione, al primo piano quattro camere doppie, al secondo e al terzo quattro monolocali e nel mansardato un appartamento di 2,5 locali, alcuni in vendita e gli altri in affitto secondo il concetto Bed and Breakfast. A nome dei promotori l’ingegnere Giovanni Leonardi, presidente dell’Azienda elettrica ticinese, spiega di non volere troppa pubblicità: «Se lo facciamo è perché crediamo fortemente nella bellezza di questo luogo e della sua piccola comunità, che va sostenuta anche con iniziative imprenditoriali in grado di portare nuova gente e movimento». L’occasione di comprare l’edificio e dargli nuovo lustro si è presentata dopo che nel 2018 l’Assemblea comunale di Bedretto aveva respinto la richiesta di credito pari a 300’000 franchi formulata dal Municipio per procedere con l’acquisto, cui sarebbe seguita la ristrutturazione e trasformazione in nuovo palazzo comunale – con tanto di esercizio pubblico al pianterreno e il probabile mantenimento del forno – con un investimento complessivo di 1,5 milioni. Operazione voluta per sostituire la vecchia casa comunale – situata anch’essa nella frazione di Villa, di dimensioni più piccole e in posizione meno strategica –, ma che aveva finito per non convincere la maggioranza dei presenti, secondo cui meglio sarebbe stato riservare le risorse comunali per altre priorità (acquedotto) e non fare concorrenza ai ristoranti della zona, nel frattempo come detto chiusi.
Ti-Press/Crinari
Dopo oltre 40 anni il caseificio di Villa è destinato alle ruspe: sarà sostituito dalla nuova casa patriziale
Dove non arriva il Comune, ci pensa il Patriziato. Il quale sempre a Villa Bedretto intende demolire il vecchio caseificio situato proprio accanto all’ex Panetteria Orelli e da lungo tempo dato in affitto a un alpigiano che nel contempo è anche immobiliarista. Il presidente patriziale Renato Leonardi spiega che dopo 40 anni, considerando anche che si tratta di un’attività rumorosa e che rilascia odori, è giunto il momento di passare al nuovo realizzando fra il 2024 e il ’25 un edificio pubblico con locali per il Patriziato e il Comune (che li prenderà in affitto), magazzini per i rispettivi archivi e una sala pubblica per eventi locali e assemblee. Qualora ne facesse richiesta, spazi verrebbero riservati anche allo Sci club Bedretto che gestisce la pista per lo sci di fondo lunga 6-7 chilometri e gli eventi sportivi.
Il presidente del sodalizio sportivo, Ugo Leonardi, in effetti ricorda che da quando non è più stato possibile usare i locali del centro nordico situato nella parte inferiore dell’ex ristorante Pizzo Rotondo, gli sciatori sono rimasti senza spogliatoio e un servizio igienico; soltanto le scuole sono autorizzate a usare la vecchia casa patriziale dov’è presente un piccolo spogliatoio, un magazzino e una toilette: «Perciò sarebbe bello e logisticamente interessante trovare una sinergia col Patriziato per il nuovo edificio previsto a Villa, così da avere a disposizione, questo l’auspicio, una superficie a noi dedicata proprio a due passi dalla futura nuova osteria». Tutta da valutare invece la possibilità di arrivare fino a lì con la pista di fondo, dato che il nuovo battipista, più grande di quello vecchio ormai a fine vita, potrebbe raggiungere il posto soltanto da dietro – e non più dalla strada di sotto con ponticello – percorrendo una zona esposta talvolta a pericolo valangario.