Il giudice dei provvedimenti coercitivi ha deciso che l'assicuratrice e il perito esterno dovranno rimanere dietro le sbarre fino a inizio agosto
Scatta la carcerazione preventiva delle due persone arrestate la scorsa settimana nell’ambito dell'inchiesta, coordinata dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli, incentrata sui presunti legami truffaldini esistenti fra i due fratelli ormai ex dirigenti regionali della Belfor di Lumino (filiale ticinese del gruppo specializzato in ripristini edilizi post sinistri) e diversi assicuratori e periti in sinistri. Come anticipato dalla Rsi, il giudice dei provvedimenti coercitivi ha deciso che sia l’assicuratrice, sia l’esperto esterno specializzato in perizie dovranno rimanere dietro le sbarre almeno fino al 2 agosto, al fine di scongiurare il rischio di collusione.
La donna e il perito sono accusati di corruzione passiva perché sospettati di aver favorito la Belfor in cambio di denaro e/o regali, danneggiando di conseguenza le rispettive compagnie. Sempre settimana scorsa, un collega della donna era stato rilasciato dopo l'interrogatorio.
In carcere, ricordiamo, si trovano al momento i due fratelli, tre assicuratori e un dipendente della Sezione cantonale della logistica, già dipendente Belfor, che dai suoi ex datori di lavoro avrebbe ottenuto vantaggi per 60mila franchi in cambio di informazioni utili su lavori necessari a stabili del Cantone.