Alta Val di Blenio: tutto fa pensare che sia stato qualche partecipante all’evento organizzato al Pian Geirett un mese fa e bloccato dalla polizia
“Madonna delle nevi proteggi i viandanti”. Datata 1986, l'esortazione campeggia sopra la statua di Maria in preghiera con sguardo rivolto al cielo. Da un mesetto altre scritte, graffiti e sigle decorano, si fa per dire, le pareti della cappella che da decenni accoglie gli escursionisti, credenti e meno, al Pian Geirett, porta d'entrata della Greina dove il bus alpino ha il proprio capolinea a 2’000 metri di quota. Scritte riconducibili – ci spiegano persone dell'Alta Val di Blenio che frequentano spesso la zona e che si sono fatte un'idea abbastanza chiara delle responsabilità – al rave party abusivo organizzato nella notte fra il 3 e il 4 giugno scorsi e bloccato dalla Polizia cantonale intervenuta su segnalazione di alcuni residenti. Le foto che pubblichiamo oggi, dopo lo sdegno espresso ieri sul ‘Corriere del Ticino’ da un consigliere comunale di Lugano recatosi in zona per una gita, risalgono ai giorni immediatamente successivi al rave. In attesa del rapporto di polizia e della risposta municipale a un'interpellanza presentata in Consiglio comunale a Blenio, il volto della Madonna si presenta tutt'oggi per metà ricoperto di vernice nera. E una non migliore sorte è spettata alle pareti circostanti. Idem alla capannina della fermata del bus. Per dirla con gli autori del deprecabile gesto, “Nel nome della tekno, amen”.