Bellinzonese

Oncologia: uno studio che cambierà la pratica clinica

L’Ielsg di Bellinzona ha dimostrato che la radioterapia non è più necessaria per i pazienti con linfoma primario a cellule B del mediastino

La ricerca è stata sostenuta dalla Fondazione Ior
(Ti-Press)
6 giugno 2023
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I risultati di uno studio clinico condotto dal gruppo di studio internazionale sui linfomi maligni (Ielsg) – la cui sede operativa centrale è a Bellinzona – sono "destinati a cambiare la pratica clinica" in ambito oncologico. Concretamente, è stato dimostrato che "la radioterapia non è più necessaria per i pazienti con linfoma primario a cellule B del mediastino (la regione del torace tra cuore e polmoni) che ottengono una risposta metabolica completa dopo la chemio-immunoterapia convenzionale", si legge in un comunicato. Questi risultati, a lungo attesi dalla comunità scientifica e dai pazienti, son stati presentati in anteprima oggi, 6 giugno, a Chicago, al congresso annuale della Società americana di oncologia clinica (Asco), dal professore Emanuele Zucca, direttore scientifico dell'Ielsg. Lo studio fa parte delle attività scientifiche del gruppo sostenute dalla Fondazione per l'Istituto di ricerca oncologica (Ior).

La sfida: ridurre il rischio di sviluppare altri tumori

Il linfoma in questione è molto aggressivo e colpisce soprattutto i giovani, in particolare le donne tra i 30 e i 40 anni. "Si manifesta con una grande massa tumorale nel torace e ha una prognosi spesso sfavorevole se la remissione non è rapidamente ottenuta con la terapia iniziale o se la malattia si ripresenta dopo una prima remissione", si spiega nella nota diffusa dallo Ior. "Questo ha portato all'uso generale della radioterapia per consolidare i risultati della chemio-immunoterapia. Tuttavia, la radioterapia è associata a un rischio elevato di sviluppare altri tumori, soprattutto alla mammella, alla tiroide e ai polmoni, nonché di malattie cardiache coronariche o valvolari nei pazienti guariti". La sfida raccolta dai ricercatori dell'Ielsg è quindi stata quella di ridurre questo rischio.

Coinvolti 545 pazienti provenienti da Europa, America e Asia

Lo studio denominato ‘IELSG37’ "è il più grande studio prospettico mai condotto su questo tipo di linfoma – prosegue il comunicato – e ha coinvolto 545 pazienti provenienti da 13 Paesi in Europa, America e Asia". I risultati della chemio-immunoterapia sono stati valutati sulle immagini Pet/Tac di tutti i pazienti e rivalutate centralmente da un gruppo internazionale di esperti coordinato dal professore Luca Ceriani del Centro di medicina nucleare dell'Ente ospedaliero cantonale. I pazienti con documentata remissione sono quindi stati randomizzati, cioè divisi in modo casuale in due gruppi di dimensioni simili: in altre parole un gruppo ha ricevuto il consolidamento radioterapico mentre l'altro è stato solo osservato senza ricevere alcun trattamento ulteriore.

Riduzione dei costi e altissima probabilità di guarigione

"Lo studio ha mostrato che il beneficio aggiuntivo della radioterapia è quasi nullo, poiché entrambi i gruppi di pazienti hanno mostrato tassi simili di sopravvivenza libera da ricaduta, superiori al 96% a 30 mesi dal termine della chemioterapia". A ciò va poi aggiunto che "il 99% dei pazienti randomizzati è vivo a 3 anni dall’entrata nello studio indipendentemente dal fatto che abbiano ricevuto o meno la radioterapia". Nella nota lo Ior rimarca dunque che la rinuncia alla radioterapia "nei pazienti in remissione può risparmiare non solo gli effetti avversi di questo trattamento, ma riduce anche il costo complessivo delle cure, garantendo comunque un'altissima probabilità di guarigione".

I risultati saranno presentati anche a Francoforte e Lugano

L'importanza dei risultati di questo studio è sottolineata dal fatto che saranno presentati anche in occasione di due altri importanti congressi internazionali: a quello annuale dell'Associazione europea di ematologia (Eha) a Francoforte – dove saranno discussi nella sessione plenaria il 10 giugno – e successivamente alla Conferenza internazionale sui linfomi maligni (17-Icml) che si terrà a Lugano dal 13 giugno.

Non da ultimo lo Ior ricorda che lo studio IELSG37 è stato parzialmente sostenuto dalla Lega svizzera contro il cancro, dal Cancer research Uk – ente di beneficenza britannico con sede a Londra che sostiene la ricerca sul cancro – e dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica.