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Il rombo che toglie il sonno: lamentele a Sant’Antonino

Da tempo alcuni appassionati di tuning si radunano vicino al McDonald’s. La polizia vigila e il Municipio medita delle contromisure: ‘Ma c’è poco margine’

3 maggio 2023
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Muscolose, bombate, pompate, abbassate, veloci, sbrilluccicanti, curate maniacalmente. E anche rumorose. Dove si radunano non passano inosservate e inascoltate. I proprietari ne vanno fieri, meno il vicinato. Ne sa qualcosa la parte residenziale di Sant’Antonino che da alcuni anni lamenta raduni serali e notturni nei posteggi dei negozi vicini al McDonald’s. Sarà anche una zona a ridosso della tirata Cadenazzo-Camorino e perciò abituata al traffico di transito, ma la presenza alcune volte alla settimana di mini-raduni di potenti automobili sottoposte a tuning – l’arte di apportate modifiche estetiche, meccaniche, elettroniche e motoristiche – va un po’ di traverso ed è all’origine di malcontento fra il vicinato. Il Municipio da tempo ha trasmesso le lamentele alla polizia. Che ha però le mani legate, come d’altronde le autorità locali. Controlli sono stati fatti, multe sono state appioppate, ma non si possono spiccare divieti di raduno. E il problema, per chi in paese lo vive come tale, rimane irrisolto.

‘Sparate avanti e indietro sul rettifilo’

«Più volte abbiamo chiesto alla polizia d’intervenire per il rumore dei motori, ma anche perché abbiamo notato che talvolta vengono fatte delle sparate a tutta velocità sul rettifilo. Avanti e indietro. Succede alle due/tre di notte e la domenica pomeriggio. Passa il tempo ma il problema persiste», spiega la sindaca Simona Zinniker facendosi portavoce del vicinato e indicando che il gruppo di appassionati di tuning non disdegna l’area di servizio della Migros. Oltre a sollecitare la polizia, il Municipio ha anche cercato la collaborazione di taluni negozi, caldeggiando ad esempio la posa di segnaletica che preveda la possibilità di multare chi posteggia oltre gli orari di apertura: «Ma non siamo stati ascoltati. In alternativa stiamo valutando la posa di opere di rallentamento nei tratti di strada comunale». Detto altrimenti, basterebbe qualche cunetta per dissuadere i proprietari di vetture con assetto molto abbassato. «Un intervento tuttavia di difficile attuazione, perché richiederebbe l’elaborazione di un progetto di moderazione in linea con le disposizioni cantonali in materia, non sempre e ovunque applicabili in assenza di motivi validi e di uno studio che certifichi il frequente superamento dei limiti di velocità».

‘Una sera sembrava di essere a Monza’

Conferma le varie richieste d’intervento indirizzate alla polizia il municipale Alex Malinverno, capodicastero Traffico, sicurezza pubblica, salute ed economia: «In tale veste partecipo alla conferenza intercomunale della polizia insieme ai colleghi di Bellinzona, quale Città faro che organizza il servizio nel comprensorio Cadenazzo, Lumino e Arbedo-Castione. Oltre alle nostre richieste scritte, ho portato il problema in quel gremio condividendo le nostre preoccupazioni». Emerge in particolare che il gruppo di appassionati di tuning è bene organizzato: ad esempio non bevono alcol e un paio di loro, prima di fare la ‘sparata’ collettiva, percorrono il rettifilo a velocità moderata per verificare la presenza o meno di radar o polizia. Quando poi gli agenti si presentano sul posto, trovano tutto in regola e in caso di dubbi avviano la pratica per la verifica dell’omologazione dei motori. «Va poi detto – annota Malinverno – che il problema si presenta in modo irregolare: per lunghi periodi può toccare unicamente l’immediato vicinato, altre volte il rombo dei motori è udibile a centinaia di metri. Lo scorso febbraio, una sera, sembrava di essere a Monza anche abitando lontano e tenendo le finestre chiuse». Sant’Antonino ha il vantaggio della raggiungibilità veicolare; non per nulla e lì che la principale area commerciale del Sopraceneri si è sviluppata con l’avvento dell’autostrada: «Nel caso specifico è però uno svantaggio. A ogni modo, quanto potevamo fare come Municipio l’abbiamo fatto e anche la polizia ha dato prova di prendere sul serio le nostre sollecitazioni. Di più non possiamo fare».

‘Fa stato il non divieto di posteggio’

Conferma il comandante della Polizia cittadina Ivano Beltraminelli: «Abbiamo effettuato, facciamo ancora e continueremo a eseguire controlli mirati di vario tipo e appostamenti insieme alla Polizia cantonale. Tutto quanto ci è concesso fare lo facciamo. A parte proibire il raduno spontaneo, trattandosi peraltro di posteggi commerciali privati privi di divieti specifici e quindi aperti tutto l’anno 24 ore al giorno». Va anche detto che i motori, gli scarichi e le centraline elettroniche sono modificabili entro certi limiti e nel rispetto della legge: «Non è quindi detto che il forte rumore causato da una vettura corrisponda a una modifica illegale. In caso di dubbio abbiamo comunque sempre coinvolto, per le necessarie diagnosi, i servizi tecnici della Sezione della circolazione».

‘Immagine collettiva rovinata’

Marco Bais, presidente del Tessin Tuning Club, uno dei sodalizi presenti nel cantone insieme a Swiss Tuning Car e Japan Style Ticino, spiega che ai raduni ufficiali organizzati alla luce del sole e autorizzati dalle autorità si aggiungono talvolta incontri spontanei in luoghi improvvisati: «Fra questi c’è appunto Sant’Antonino. Il problema è noto, sebbene non se ne parli troppo. Se da una parte non si tratta di attività vietate, dall’altra ritengo che per riunirsi e divertirsi sarebbero preferibili gli eventi ufficiali. Purtroppo chi lo fa in altro modo, anche senza violare delle leggi, rischia di rovinare l’immagine del tuning per il solo fatto d’infastidire i residenti». Bais aggiunge di essere inflessibile con chi sgarra, «anche perché siamo costantemente sotto i riflettori e controllati. Perciò chi ne combina mezza viene espulso». A tal proposito sono andati decisamente oltre i limiti i quattro giovani ticinesi pizzicati dal radar a velocità folli il 12 marzo a Cevio mentre tornavano da un raduno organizzato via social in Valmaggia: «Li conosciamo, si ritrovano spesso vicino al minigolf di Quartino e purtroppo in passato hanno già creato problemi. Conseguenza? Ripercussioni negative su tutta la categoria. E infatti in occasione del nostro raduno ufficiale organizzato il 2 aprile a Bioggio con 90 veicoli esposti e 600 partecipanti, la polizia ha organizzato posti di blocco nei dintorni e spiccato una dozzina di multe per modifiche non omologate. Consiglio sempre di rispettare le regole, ma purtroppo i sordi non mancano mai».