Silvia Gada designata presidente dall’assemblea che saluta Marco Nobile. Approvata la riorganizzazione sezionale
È Silvia Gada la nuova presidente del Plr di Bellinzona. Questa sera nell’aula magna dell’Arti e mestieri l’assemblea sezionale ha ratificato con un applauso il passaggio di testimone. Dopo sette anni lascia la funzione Marco Nobile che in tale veste ha vissuto il non-ballottaggio del 2017 fra Mario Branda e Andrea Bersani e il ballottaggio del 2021 fra il riconfermato sindaco socialista che al primo turno si era piazzato davanti al vicesindaco Simone Gianini per soli 67 voti. Classe 1961, dal 2019 capo della Sezione della popolazione al Dipartimento delle istituzioni, dal 2000 al 2008 sindaca di Sant’Antonio in Val Morobbia e dal 2017 consigliera comunale a Palazzo Civico, Silvia Gada è stata indicata dalla commissione-cerca in una rosa finale di cinque papabili. E lei si è messa a disposizione. Al suo fianco due nuovi vicepresidenti: Damiano Stroppini e Nicola Zaharulko.
A una donna dunque il compito di condurre la riorganizzata sezione liberale-radicale verso la comunali 2024, quando i tre municipali in carica – per il momento tutti pronti a ripresentarsi – dovranno guardarsi dalle bordate che giungeranno in particolare dal fronte Udc/Lega determinato a sfruttare il successo elettorale delle recenti cantonali (democentristi in particolare) per aggiudicarsi un secondo seggio oltre a quello dell’uscente Mauro Minotti. Fra le novità della serata anche la designazione di Andrea Cereda capogruppo in Cc al posto di Tiziano Zanetti che lascia la funzione, ma non la carica di consigliere, per accumulo di impegni essendo stato eletto in Gran Consiglio il 2 aprile.
L'assemlea ha dunque anche ratificato il riassetto organizzativo – con tanto di statuto aggiornato e singole sottosezioni in fase di scioglimento – resosi necessario dopo l'aggregazione per lavorare a una concreta presenza sul territorio. Creata un’Area operativa (Zaharulko) per le competenze pratiche (comunicazione, segretariato, eventi, finanze) e un’Area territoriale (Stroppini) formata da quattro commissioni di circondario (nord, centro, ovest e sud) che sostituendo la dozzina di sottosezioni agiranno sul territorio intensificando i contatti locali. Pure formalizzata la Direzione, gremio ristretto formato da presidente, due vice, municipali e capogruppo in Cc e chiamato a gestire in modo tempestivo le questioni di attualità politica; infine già attivata la Direttiva, con funzione di mini parlamento per le questioni strategiche, formata da 45 membri fra cui rappresentanti di tutti i quartieri fra società civile, economica e culturale. «Ora sono le commissioni di circondario, con rappresentanti di ciascun quartiere, a occuparsi degli eventi sul territorio coordinandoli per zone – ha riassunto Nobile, dopo l'intervista rilasciata alla ‘Regione’, insistendo sulla necessità di maggiore compattezza – mentre la strategia politica su temi generali e questioni locali è affidata alla Direttiva. Un approccio più moderno ed efficace, anche in ottica elettorale. Perché l'appuntamento 2024 è tutt'altro che facile ed è giunto il momento di lavorarci con tutte le energie».
‘Fatti concreti e farci capire tutto l'anno’
«Mi sono chiesta cosa fossi in grado di dare al partito», ha premesso Silvia Gada prendendo la parola: «Nella mia carriera ho accompagnato molti processi di cambiamento, ho imparato ad ascoltare, ho imparato che il conflitto si risolve spesso trovando soluzioni di compromesso. E che ogni tanto bisogna decidere. Come diceva Gandhi, il futuro dipende da quanto facciamo oggi. Perciò ho dato la mia disponibilità. L’ho fatto in un contesto partitico che fa gruppo, che è in rete, che ha qualcosa da dire e da fare. Se riusciremo a valorizzare l’individuo e la rete, sapremo costruire il futuro continuando sulla rotta tracciata. Mi metto a disposizione per affrontare questo viaggio. Siamo il partito della responsabilità, della rete e dell’individuo: sapremo essere il partito che riuscirà a ottenere fiducia dalla cittadinanza se sapremo dare risposte alle fragilità, alle preoccupazioni, se sapremo farci capire tutto l’anno, tradurre la nostra azione in fatti concreti, incanalare gli sforzi in un’azione condivisa».