La linea ferroviaria tra Castione e Contone sarà oggetto di diversi cantieri. Le Ffs, per garantire l'offerta, hanno quindi deciso di riprogrammarne uno
"I lavori per la realizzazione del terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco dovranno essere posticipati e potranno iniziare solo nel 2026". Lo hanno indicato in un comunicato le Ffs, precisando che questo posticipo permetterà di "assicurare le interruzioni del traffico ferroviario necessarie al cantiere e garantire, allo stesso tempo, l’offerta ferroviaria". I lavori, che prevedono anche la realizzazione della fermata di Piazza Indipendenza, dovrebbero quindi terminare nel 2031.
La linea ferroviaria tra Castione e Contone sarà oggetto di diversi cantieri. Oltre a quest'ultimo progetto, sono anche previsti la realizzazione dell’impianto binari per il nuovo stabilimento industriale di Castione (i lavori preliminari sono iniziati lo scorso 2 marzo) e il secondo binario tra Contone e il Ponte Ticino. Il cantiere di quest'ultimo progetto sarà aperto a inizio 2024: il secondo binario Contone-Ponte Ticino entrerà in esercizio a fine 2025, mentre il nuovo sottopasso Monda, che sostituirà gli attuali passaggi a livello, entrerà in esercizio nel 2026. "Le valutazioni, al fine di poter garantire l’offerta prevista anche durante i cantieri, hanno evidenziato che solo due dei tre progetti possono essere eseguiti contemporaneamente", sottolineano le Ffs nella nota. E a farne le spese è dunque stato il terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco.
Sempre nell'ambito del terzo binario, dopo un sopralluogo effettuato lo scorso dicembre, l’Ufficio federale della cultura in accordo con il Cantone Ticino (Ufficio dei beni culturali e Ufficio prevenzione del rumore) ha stabilito che la parete fonica da realizzare nel comparto nord del progetto – quindi nei pressi della stazione di Bellinzona – dovrà avere un’altezza massima di 1,90 metri dal piano dei binari e che dovrà essere realizzata interamente con materiale fonoassorbente. "Queste valutazioni sono state fatte considerato che il comparto urbanistico rientra nell’inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere Isos (Centro storico di Bellinzona) e nel comparto patrimonio mondiale dell’Unesco". Di conseguenza le Ffs hanno elaborato "una modifica di progetto". I nuovi piani concernenti questa modifica saranno consultabili dal 24 aprile al 23 maggio rivolgendosi al Comune di Bellinzona.
Ricordiamo che il progetto ha negli anni subito diversi ritardi: un anno fa era stata apportata un'ulteriore modifica – riguardava anch'essa la parete fonica – che aveva fatto slittare l'inizio dei lavori (poi, come detto, nuovamente posticipati). Progetto che in passato era già stato criticato in particolare a causa dell'elettrosmog, del rumore e delle vibrazioni previsti, così come in merito ad aspetti architettonici.