Si amplia il centro Triangolo sede di Coop e Decathlon. Galliker raddoppia e crea 60 posti di lavoro. Fermo l’ampliamento Migros da 40 milioni
A Sant’Antonino stanno per riempirsi, con ulteriori contenuti commerciali, logistici e lavorativi, gli ultimi spazi ancora disponibili in base alla Zona di pianificazione comunale (Zpc) che nel 2009 aveva dapprima bloccato ogni ulteriore possibilità edificatoria, per poi fissare nel 2013 un tetto massimo che corrisponde alla metà delle superfici di vendita inizialmente previste, indicando nel contempo le opere viarie migliorative per traffico privato, pubblico e pedonale. Le novità sono due, anzi tre. La prima è che il Comune non ha più ricevuto da Migros la richiesta di rinnovare la licenza edilizia rilasciata nel 2015 per l’ampliamento del centro commerciale lato Cadenazzo con un investimento di 40 milioni di franchi; licenza condizionata alla realizzazione a sue spese di una nuova rotonda in zona Jowa all’incrocio con la trafficata via Serrai lungo la quale sorgono i principali negozi. La direzione di Migros, a più riprese interpellata negli anni dalla redazione, era sempre rimasta sul vago parlando di “riflessioni in corso” in base anche alla strategia di offerta su scala cantonale e al successo riscontrato dagli ultimi arrivati Lidl e Aldi. L’offerta di Migros sarà peraltro potenziata in via San Gottardo a Bellinzona dove nell’estate 2024 sarà inaugurata una nuova filiale che avrà come bacino i viepiù popolosi quartieri della Gerretta e Pratocarasso, come pure Arbedo.
Tornando a Sant’Antonino, se Migros temporeggia altri mirano ad aumentare e migliorare l’attrattiva sfruttando la possibilità edificatoria data. Si tratta del gruppo immobiliare Sfp Retail di Zurigo la cui domanda di costruzione è attualmente in pubblicazione. Obiettivo, far lievitare del 38,5% la superficie a disposizione per i commerci nello stabile Triangolo di via Serrai 10: già ampliato nel 2000 e nel 2005, ospita gli affittuari Coop e Decathlon ed è da risanare aggiungendo anche un impianto fotovoltaico. Con un investimento di 18 milioni la società proprietaria d’Oltralpe prevede di aggiungere un piano ai due esistenti nonché un’autorimessa sotterranea dotata di 77 stalli che insieme ai 145 esterni porterebbe il totale a 222. Questo a compensazione degli stalli che sparirebbero nel posteggio all’aperto dove s’intende realizzare un ristorante Burger King di due piani e 566 metri quadrati, con 84 posti a sedere interni, 30-40 esterni più servizio drive-through (come già fa McDonald’s a mezzo chilometro di distanza). Sarebbe il secondo Burger King del Ticino dopo quello di Lugano. La Coop al pianterreno diminuirebbe la superficie utile lorda (Sul) passando dagli attuali 2’840 metri quadrati a 2’207 (-22%); idem il bar che perderebbe 69 metri (-27%); ma allo stesso livello troverebbero spazio una farmacia di 240 metri e un negozio di elettronica di 335 metri. Al primo piano più spazio anche per Decathlon che guadagnerebbe 288 metri (+11%) e la parte uffici con ulteriori 208 metri (+23,4%). Quindi il nuovo secondo piano con 1’643 metri da destinare a un altro negozio ancora da definire. All’esterno spazio anche a un parco giochi, alberi e a uno stagno che raccoglierebbe le acque meteoriche provenienti dal posteggio.
Riguardo ai posteggi, lo studio d’ingegneria Evolve, incaricato dalla Sfp Retail, sostiene che “con il contingente previsto, l’insediamento appare in grado di operare in condizioni solo leggermente peggiori delle attuali”. Detto altrimenti, la potenziata offerta commerciale ed esercentesca non creerebbe una saturazione oltremodo problematica, né influirebbe negativamente sulla circolazione viaria nel comparto. I 222 stalli sarebbero insomma un “valore minimo sostenibile”. Per contro qualche dubbio lo ha già manifestato il Municipio, in particolare per quanto riguarda l’aggiunta di Burger King; l’esecutivo ritiene pure troppo stretti gli stalli sotterranei, sebbene in linea con le disposizioni vigenti. Valutazioni preliminari critiche che prenderanno peso al momento del rilascio o meno della licenza edilizia.
laRegione
L’ex terreno Golden Lady ospiterà il secondo centro logistico del gruppo Galliker
La terza novità riguarda il centro logistico Galliker che con un investimento di 28 milioni di franchi raddoppierà la sede inaugurata nel 2007 dando lavoro a 60 persone, oltre alle 45 già attive nello stoccaggio soprattutto di prodotti farmaceutici, alimentari e cargo. Tra le attività figurano anche confezionamenti sottovuoto, creazione di imballaggi multipack, prezzatura ed etichettatura. L’area scelta di 15mila metri quadrati è il terreno situato appena a nord, lungo la ferrovia, dove un tempo la società immobiliare Arco Real Estate Development Sa intendeva costruire il nuovo stadio di calcio dell’Acb. Sede del calzificio Golden Lady fino al 1989, il mappale era poi stato acquisito dalle Ffs che lo hanno infine venduto alla Luxury Goods International (titolare del vicino megacentro logistico del lusso), la quale a sua volta lo mette ora a disposizione del gruppo Galliker: l’edificio misurerà 110 metri di lunghezza e 70 di larghezza e sarà coperto di pannelli fotovoltaici. Anche in questo caso la domanda di costruzione è attualmente in pubblicazione.