A causa della siccità il Municipio vieta l'irrigazione di giardini e prati, così come il lavaggio di piazzali, terrazze e automobili
Fino a nuovo avviso il Municipio di Biasca vieta l'irrigazione di giardini e prati, così come il lavaggio di piazzali, terrazze e automobili. Proibito pure il riempimento e il ricambio delle acque di piscine con acqua potabile. Per quanto riguarda gli orti, l'irrigazione "deve essere limitata al minimo indispensabile", si legge in un comunicato. Si tratta di misure adottate "a seguito delle poche precipitazioni", afferma l'esecutivo, invitando la popolazione "a usare in modo parsimonioso l’acqua potabile, come previsto dalla legge sull’approvvigionamento idrico in situazioni di siccità".
L’acqua potabile del Comune di Biasca proviene in gran parte dalle sorgenti Censo e Vallalta situate sopra Loderio. "A seguito dell’assenza di precipitazioni – spiega il Municipio – la portata d’acqua delle sorgenti è critica e quindi è necessario prelevarla dalla falda del pozzo Marone in zona Loderio con un forte dispendio di energia elettrica per l’azionamento delle pompe. La falda è costantemente monitorata e vi è il rischio, con perdurare della siccità, di un abbassamento che non consenta più il prelievo".
La siccità che si protrae da molti mesi sta mettendo a dura prova l'approvvigionamento di acqua potabile anche a Bodio. "Attualmente il margine di manovra tra entrate (sorgenti) e uscite (consumo in paese) è ormai limitatissimo", si legge in un avviso diramato recentemente alla popolazione dal Municipio, che chiede quindi "la collaborazione di tutta la cittadinanza per un uso estremamente parsimonioso di questo bene prezioso". Nel caso in cui nelle prossime settimane non dovessero esserci cospicue precipitazioni, l'esecutivo "dovrà giocoforza intervenire con delle importanti limitazioni all'uso dell'acqua potabile per gli usi non domestici".