Bellinzonese

I pompieri devono pazientare: 7-10 anni per la loro centrale

Il Municipio di Bellinzona conferma, accantonata l’ipotesi Centrale di pronto intervento. Prosegue l’approfondimento sull’ex Birreria di Carasso

5 aprile 2023
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Non proprio un ‘de profundis’ ma poco ci manca. È quello recitato martedì sera dal Municipio al termine della seduta di Consiglio comunale, quando rispondendo a una recente interpellanza del Centro il capodicastero Opere pubbliche Henrik Bang ha detto che «è stato accantonato il progetto, valutato in chiave aggregativa, di Centrale di pronto intervento che raggruppasse più enti», quali pompieri, Croce Verde, Protezione civile e Azienda multiservizi Amb. Il progetto di massima, ricordiamo, aveva indicato un investimento attorno ai 70 milioni di franchi. Ora il termine ‘accantonato’ è importante, perché non significa ancora abbandonato. Progetto dunque accantonato «perché tutte le soluzioni logistiche valutate sono risultate inattuabili» a causa dell’impossibilità di utilizzare i vari terreni individuati da tempo: un po’ perché il Cantone intende esercitare il diritto di prelazione acquisendoli da Confederazione (zona A2 a Camorino per un’area nomadi) e Consorzio correzione fiume Ticino (Seghezzone di Giubiasco dove inserire due nuove scuole), un po’ perché in qualche caso la messa a disposizione avverrebbe troppo in là nel tempo (centro logistico militare Amp che Armasuisse potrà mettere sul mercato soltanto a partire dal 2030, dando tuttavia ancora una volta la priorità alla Confederazione, poi al Cantone e solo in terza battuta alla Città). Un po’, per finire, perché una soluzione ideale (posteggio Tatti in zona nuovo semisvincolo) non si concilia con le mire edificatorie del Cantone, proprietario, che intende inserire nuovi uffici.

Si mappano le singole necessità

Per tutti questi motivi, «attualmente sono in corso approfondimenti volti a individuare una sede definitiva quanto meno della caserma dei pompieri, da realizzare nel medio termine. In questo senso – conferma Bang – è tutt’ora considerata l’ipotesi ex Birreria a Carasso» dove da 15 anni un progetto indica l’inserimento del centro Mep dove M sta per magazzini comunali, E per ecocentro (realizzato durante la passata legislatura) e P per pompieri. Se davvero la centrale dei pompieri finirà a Carasso, anche in questo caso la tempistica non è immediata: «Il limite temporale ipotizzato è tra i 7 e i 10 anni», ha infatti detto Bang dopo aver premesso che il Municipio «è consapevole delle criticità generali relative alla logistica degli enti di primo soccorso. Va però detto che, per quanto riguarda i due enti di diretta competenza comunale, ossia polizia e pompieri, in questi anni si è intervenuti per rendere quanto meno confacente l’infrastruttura. Sia la caserma dei pompieri sia le due sedi della polizia (in centro città e a Giubiasco) hanno subìto interventi manutentivi tali da prolungare la durata di vita ancora di qualche anno». Per quanto riguarda il comparto ex Birreria, attualmente il Dop sta mappando le necessità aggiornate di spazi per pompieri, magazzini comunali e Protezione civile, mentre dal canto suo la Croce Verde ha sollecitato l’Ente ospedaliero cantonale affinché venga inclusa nel nuovo ospedale regionale previsto dal 2030 alla Saleggina.