Il Consiglio di Stato approva la variante di Piano regolatore intercomunale relativa a Bellinzona e Pollegio. Passo avanti verso il nuovo ospedale
«Ogni passo avanti verso la realizzazione del nuovo ospedale rappresenta un avvicinamento a questo grande obiettivo d’importanza strategica per la Città e l’intera regione». Simone Gianini, capodicastero Territorio e mobilità di Bellinzona, è soddisfatto dell’approvazione – datata 22 marzo e pubblicata oggi, 28 marzo, sul Foglio ufficiale – da parte del Consiglio di Stato della variante di Piano regolatore (Pr) intercomunale relativa alla Turrita e a Pollegio. Variante che prevede, lo ricordiamo, la compensazione di circa 10mila m2 di terreni agricoli Sac alla Saleggina, comparto dove sorgerà il futuro nosocomio; Superfici di avvicendamento colturale che andranno ‘perse’ in Leventina nel comparto ex AlpTransit, dove l'ex Infocentro non sarà demolito come originariamente previsto, ma salvato, destinandolo a servizi di pubblica utilità, e dove si insedierà l'Esercito per svolgere le attività d'istruzione che sinora erano appunto effettuate alla Saleggina. Un’operazione complessa, coordinata dal Cantone che ha acquistato da Armasuisse il terreno a Bellinzona, così come l’Infocentro di Pollegio da AlpTransit grazie a un credito di 16 milioni di franchi concesso dal Gran Consiglio. Cantone che ora procederà alla bonifica (a proprie spese) dei 10mila m2 alla Saleggina conferendone la qualità necessaria per renderli Sac. Comparto dov'è anche prevista un’ulteriore tappa dal parco fluviale cofinanziata dalla Confederazione e la liberazione dallo stand di tiro che – a completamento di tutto il mosaico – verrà trasferito in quello nuovo che sarà realizzato nel Comune di Monteceneri.
Se da un lato questo iter pianificatorio sembra essere definitivamente concluso – solo i Comuni di Bellinzona e Pollegio potrebbero fare ricorso al Tribunale amministrativo cantonale, com’è però escluso che facciano, avendolo promosso anche loro e visti i benefici per tutti gli attori coinvolti –, per il nuovo ospedale servirà ancora «un futuro consolidamento nel Piano regolatore», spiega a ‘laRegione’ il vicesindaco Gianini. E questo «avverrà una volta conclusa e sulla base della progettazione del nosocomio, che è attualmente in corso nella procedura del concorso di architettura lanciato con bando internazionale dall’Ente ospedaliero cantonale». Seguirà infine la procedura di domanda di costruzione e la costruzione, che l’Eoc prevede di terminare con la realizzazione della prima tappa del nuovo ospedale da 380 milioni di franchi che andrà a sostituire il San Giovanni nel 2031: sono previsti 240 letti per pazienti stazionari (come oggi), 100 ambulatoriali e otto sale operatorie. Numeri che nella seconda fase di sviluppo con orizzonte 2046 diventeranno rispettivamente 480, 150 e 20.