Bissolotti del comitato: ‘Per quest’anno si è voluto permettere alle società che gestiscono le tendine di smaltire le scorte di bicchieri di plastica’
C’era una volta il bicchiere in silicone riutilizzabile del Rabadan, introdotto nell’edizione 2020. Chi l’ha più rivisto? La novità aveva fatto molto discutere tre anni fa: vuoi per questioni d’igiene, ma anche di scomodità. Non da ultimo veniva criticato anche il fatto che fosse munito di un chip Nfc. Sulle sue sorti abbiamo chiesto lumi a Mauro Bissolotti, vicepresidente del comitato organizzatore: «Molti gruppi che gestiscono le tendine avevano ancora tante scorte di bicchieri in plastica, perciò si è deciso di usare quanto avevano in giacenza. Per il futuro valuteremo, il bicchiere riutilizzabile resta comunque un tema d’attualità».
L’uso di stoviglie monouso non è comunque vietato. Il Dipartimento del territorio (Dt), ricordiamo, era stato invitato dal Parlamento ticinese a introdurre, entro lo scorso 1° gennaio, un divieto di utilizzo di stoviglie e plastiche monouso durante le manifestazioni e gli eventi. L’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam) però aveva comunicato che non è possibile proibirne l’utilizzo a livello cantonale, poiché si tratta di un prodotto ammesso regolarmente in commercio in Svizzera. Tenendo conto di questa indicazione, il Dt aveva in seguito formulato una nuova disposizione, preavvisata favorevolmente dall’Ufam nel giugno 2022 e poi approvata dal Consiglio di Stato, volta a responsabilizzare gli organizzatori delle manifestazioni a un uso più consapevole dei vari materiali disponibili.
Tre anni fa gli organizzatori avevano voluto essere lungimiranti e il bicchiere in silicone era stato introdotto per una questione di sensibilità ecologica. Basti pensare che in sei giorni di Carnevale gli operatori raccolgono circa 350mila bicchieri di plastica da terra, che vengono poi bruciati nell’inceneritore di Giubiasco.