Bellinzonese

Sì alle migliorie per l’Alpe Angone-Crestumo

Il Gran Consiglio ha approvato un contributo cantonale massimo di quasi 840mila franchi a supporto di un investimento complessivo di 2,35 milioni

Lattodotto per trasportare il latte dove viene prodotto il formaggio
(Ti-Press)
14 febbraio 2023
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Luce verde da parte del Gran Consiglio alle migliorie per l’Alpe Angone-Crestumo che si trova nella Media Leventina, sopra Lavorgo e Calonico. Il parlamento cantonale ha infatti approvato – con 66 voti favorevoli e un’astensione – lo stanziamento di un contributo massimo di quasi 840mila franchi a supporto di un investimento complessivo di 2,35 milioni. Il Patriziato di Anzonico (proprietario delle strutture) potrà dunque procedere alla realizzazione di un lattodotto, un elettrodotto, un acquedotto, così come di un nuovo sistema per lo stoccaggio e lo smaltimento del siero lattico. Parallelamente il Patriziato, in collaborazione con la Sezione forestale, procederà anche a interventi selvicolturali di recupero di un lariceto e alla valorizzazione delle zone palustri nelle vicinanze dell’Alpe Crastumo.

Coordinare esigenze agricole, ambientali e tecnologiche

Il relativo messaggio governativo è stato sostenuto dal rapporto unico della Commissione ambiente, territorio ed energia (relatore: Giacomo Garzoli) nel quale si sottolineava l’importanza dell’economia alpestre per il Ticino, visto che riveste un’importanza fondamentale sia dal profilo dei prodotti di nicchia che ne scaturiscono, sia dal profilo ambientale e paesaggistico. Stando alla commissione il progetto in questione costituisce un esempio di come si possano coordinare svariate esigenze di carattere agricolo, ambientale e tecnologico, apportando miglioramenti sostanziali e sostenibili anche in questo ambito.

Ricordiamo che il lattodotto (lungo 1’275 metri) permetterà di evitare di trasportare il latte su una strada sterrata dall’Alpe Crastumo all’Alpe Angone, dove viene prodotto il formaggio. Per risolvere la problematica dell’approvvigionamento idrico sarà realizzato un acquedotto esclusivo per le strutture agricole dell’alpeggio, mentre quello esistente fornirà acqua alle residenze secondarie. L’alpe sarà inoltre allacciato alla rete elettrica di Calonico, così da evitare l’uso di generatori a diesel come avviene attualmente. Infine le tre vasche per lo stoccaggio e lo smaltimento del siero garantiranno il rispetto delle norme vigenti in materia di protezione delle acque.

Sommando tutti i sussidi e contributi, restano scoperti quasi 320mila franchi a carico del Patriziato di Anzonico che intende però finanziare i costi residui facendo richiesta di aiuti a fondazioni, associazioni e al Comune di Faido.

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