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Ronco Bedretto: prima del verde 10 anni di deposito Ustra

L’area della cava Leonardi sarà trasformata in zona agricola con il materiale di scavo proveniente dal secondo tubo autostradale del San Gottardo

Situazione attuale e fotomontaggio indicativo della sistemazione paesaggistica
8 febbraio 2023
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Ha fatto il suo corso l’iter per la sistemazione del sedime della cava Leonardi a Ronco Bedretto. Dalla primavera del 2020 – quando avevamo riferito dell’avvio della procedura per la necessaria variante di Piano regolatore comunale e dell’imminente serata pubblica per informare la popolazione – sono stati intrapresi tutti i passi necessari per poter iniziare.

Attivata una discarica di tipo B per materiali inerti

L’operazione consiste nel riconsegnare all’agricoltura l’area di circa 12mila metri quadrati utilizzata in passato dall’ex attività di estrazione e lavorazione di inerti. Ma prima di vedere il risultato finale illustrato nei fotomontaggi, per un periodo di 10 anni il terreno sarà utilizzato quale discarica di tipo B per materiali inerti. Una soluzione concordata tra Comune di Bedretto, Dipartimento del territorio e Ufficio federale delle strade dopo che quest’ultimo ha manifestato la necessità di depositare circa 94mila metri cubi di materiali inerti provenienti dai lavori del secondo tunnel autostradale del San Gottardo. Dal cantiere sul lato di Airolo arriverà dunque il materiale annunciato come ‘pulito’ (proveniente da scavi e non da demolizioni) necessario per l’operazione di bonifica del terreno bedrettese.

‘Scopo primario dare decoro alla zona’

Oltre a essere riservata per Ustra, la discarica – si legge sia nel messaggio municipale sia nella scheda pubblicata sul sito dell’Ufficio cantonale dei rifiuti – ha anche la funzione di soddisfare i fabbisogni locali per il prossimo decennio. Ma lo scopo principale del riordino paesaggistico affidato allo studio Habitat di Airolo, sottolinea contattato da ‘laRegione’ il sindaco di Bedretto Ignazio Leonardi, va ricercato soprattutto nella volontà politica di dare un decoro a una zona della valle oggi parecchio dissestata, sfruttando parte del materiale inerte proveniente dallo scavo del secondo tubo per rivalorizzare e abbellire il comparto. Nel messaggio approvato dall’assemblea comunale nel corso del 2021, il Municipio indicava che la sistemazione del sedime permetterà di disporre di un’ampia area verde in gran parte al servizio dell’agricoltura, ma pure godibile da residenti, villeggianti e turisti. «Si stima che a partire dalla prossima primavera inizierà ad arrivare il materiale di scavo – dice il sindaco –. I carichi arriveranno a scaglioni, in base alle esigenze di Ustra, e non si tratta di quantità esagerate».

Opposizione inoltrata a poi ritirata dal gruppo ‘Stop Discarica Bedretto’

Già nella primavera del 2011 il Dipartimento del territorio aveva approvato un progetto di ripristino commissionato da Comune e Patriziato a uno specialista che intimava la chiusura della cava e il riordino paesaggistico entro cinque anni. Nel lustro successivo è avvenuta una prima fase di sistemazione e modellamento del terreno, con anche il ripristino del piccolo laghetto. Ancora un (bel) po’ di pazienza e la sistemazione del sedime andrà ad aggiungersi all’avvenuta bonifica dell’adiacente terreno che un tempo ospitava una discarica per materiali inerti. Esaurita la sua capienza massima, aveva chiuso i battenti nel 2015 dopo anni di battaglia tra Comune, Cantone, Patriziato e gruppo ‘Stop discarica Bedretto’ che si era schierato contro l’ipotesi (poi bocciata) di ingrandire la discarica. Come ha reagito il gruppo di fronte a questo progetto paesaggistico che di fatto comporta l’apertura di una discarica di inerti per un decennio? Inizialmente, ci viene spiegato, è stata fatta opposizione poiché non si capiva quale zona del mappale (sul quale si trovavano sia la cava che l’ex discarica) fosse interessata dall’operazione, temendo dunque una rioccupazione del deposito nel frattempo sistemato (tutelato peraltro anche da una convenzione). L’opposizione è stata però ritirata una volta ricevute le dovute rassicurazioni. La questione si è risolta, con il gruppo che vede positivamente il riordino del comparto anche se questo è ancorato alla riapertura in valle di un deposito di materiale inerte.

Prolungata la concessione al Poli della Finestra di Bedretto

Nella zona della cava si trova anche il cunicolo di servizio (Finestra di Bedretto) utilizzato a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta per la realizzazione della galleria ferroviaria del Furka e attualmente occupato dal laboratorio sotterraneo del Politecnico di Zurigo, che in collaborazione con partner nazionali e internazionale studia l’energia geotermica. Il Politecnico e la Matterhorn-Gotthard-Bahn Ag (proprietaria della galleria), indica il sindaco Leonardi, hanno prolungato l’accordo per la concessione del cunicolo. «Stimo che ricercatori e scienziati saranno dunque ancora presenti a Ronco Bedretto per i prossimi quindici anni», rileva il sindaco Leonardi, il quale sottolinea l’ottima collaborazione con il Poli e l’onore per la Valle Bedretto di ospitare una simile eccellenza.

Campeggio a Cioss-Prato verso l’ampliamento

La riqualifica del comparto della cava potrebbe infine portare all’ampliamento dell’attuale campeggio ubicato nei pressi di Cioss Prato. Restituendo all’agricoltura il terreno dell’ex cava, il Comune potrebbe beneficiare di maggiore spazio nel comparto occupato dal campeggio. Un’area utilizzata occasionalmente, perlopiù dagli escursionisti durante l’estate. L’idea è quella di ingrandirla, creando per esempio degli stalli a disposizione non solo per la posa della tende ma anche per il parcheggio di camper e roulotte. Ma, come tiene a precisare Leonardi, l’ipotesi – che andrebbe a coinvolgere anche il Patriziato – dovrà ancora essere oggetto di approfondimenti.

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