I lavori di ammodernamento dello stabile del Patriziato di Camorino sono quasi terminati. Inaugurazione prevista il 4 giugno
Con l’avvicinarsi della primavera la capanna Cremorasco (situata sul territorio di Camorino a 1’095 metri di altitudine) si appresta ad accogliere i primi visitatori. I lavori iniziati lo scorso giugno sono a buon punto, lo stabile è stato completamente ristrutturato al suo interno e mancano ora soltanto alcune opere di sistemazione esterna, tra cui la posa di una nuova fontana, la sistemazione dell’area picnic, della zona retrostante la capanna e del deposito di legname. Questi ultimi interventi verranno realizzati questa primavera. «Abbiamo finora realizzato il 70 percento del progetto», riconosce con soddisfazione Pietro Ghisletta, presidente del locale patriziato. «È stato un iter lungo e complesso ma il comitato ci ha creduto a fondo e ci siamo impegnati molto per arrivare a questo punto». La ristrutturazione della capanna è stata infatti bloccata tre anni fa da un ricorso inoltrato da un membro dello stesso patriziato. Senza nascondere un certo rammarico, Ghisletta lancia una frecciatina all’indirizzo di quei patrizi che anziché aiutare hanno ostacolato l’iter della ristrutturazione, ritardando considerevolmente i tempi. «Ciò che conta è che ora saranno sicuramente tutti soddisfatti di vedere la capanna rimessa a nuovo, anche coloro che faticavano a credere in questo progetto». Per gli interventi finora realizzati sono stati spesi circa 175mila franchi del credito complessivo di 234mila (spesa in gran parte coperta da Cantone, Città di Bellinzona, Aiuto al fondo patriziale, Pro Camorino e Ufficio per lo sviluppo economico) la parte rimanente servirà per i lavori di miglioria esterna. Ghisletta tiene a far presente che sia Comune che Cantone hanno già finanziato i primi acconti dei sussidi e che nei lavori eseguiti finora sono state ingaggiate quasi esclusivamente ditte locali.
La capanna completamente ristrutturata aprirà le sue porte alla clientela verso marzo-aprile, mentre l’inaugurazione è prevista il 4 giugno. Per l’occasione verrà offerta polenta, formaggi e salumi, seguirà un momento ufficiale e un pomeriggio di animazione musicale.
I lavori, durati circa sei mesi, sono stati una boccata d’aria fresca per l’edificio che si presenta ora con bagno, cucina e letti nuovi. È stata rinnovata completamente anche l’impiantistica, con nuova produzione elettrica tramite il fotovoltaico e il rifacimento completo dell’approvvigionamento idrico acqua calda e fredda. Sono stati rifatti anche il tetto e la sua isolazione, i pavimenti ed è stata inserita una nuova stufa a legna; sostituiti anche la porta d’entrata e le porte interne, come pure i servizi sanitari. L’efficienza energetica della capanna è stata migliorata grazie all’installazione di due nuovi pannelli fotovoltaici che rendono l’edificio autosufficiente energeticamente e offrono agli ospiti la possibilità di ricaricare il telefono cellulare. Come prima la capanna dispone di dieci posti letto, il refettorio è però un po’ più ampio e permette di accogliere una ventina di persone.
Il progetto di ammodernamento della struttura prevede anche il rifacimento del sentiero che dalla capanna porta a Piangrande. In collaborazione con Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino e Comune di Bellinzona sono state ultimate le due fasi principali di messa in sicurezza del tracciato che presentava alcuni punti pericolosi. A causa della morfologia del territorio, il sentiero si presentava pieno di ostacoli e insidie: roccia, acqua, passaggi stretti, scivolosi ed esposti, erano presenti in maniera puntuale lungo tutta la tratta. Il sentiero è stato messo in sicurezza e reso più accessibile grazie ad alcuni interventi che agevolano i passaggi, come il brillamento della roccia, l’inserimento di canalette e riempimento di terreno dove necessario. Quest’anno è inoltre stato migliorato l’accesso alla capanna che è stato allargato per renderlo più adeguato alle famiglie e alle mountain bike. Cremorasco è considerata un ‘bike stop’, un punto che mette a disposizione degli utenti una piccola valigetta per le riparazioni e una pompa per le biciclette. Il locale patriziato sta valutando come poter integrare in futuro anche una colonnina di ricarica per le biciclette elettriche. Mentre per l’anno prossimo, per completare l’offerta escursionistica della zona, il patriziato di Camorino vorrebbe sistemare anche il sentiero (di un’ora e mezza circa) che collega la capanna al biotopo di Camorino.
Parallelamente agli interventi già citati, il patriziato, in collaborazione con il Cantone e la ditta forestale ProFor Sa, sta portando avanti anche un progetto di risanamento del bosco. Si tratta del taglio puntuale di alcuni alberi che permetterà di ridare vigore alla selva di faggio di proprietà del patriziato. Il progetto durerà tre anni e attualmente è in corso la fase di studio. Un intervento che oltre a valorizzare il territorio favorirà la vista dello spettacolare panorama sottostante, che permette di ammirare il paesaggio fino alle isole di Brissago da un lato e dall’altro fino oltre al Monastero delle Benedettine di Claro.