Bellinzona: il responsabile dell’impresa edile Antonini-Ghidossi rispedisce al mittente le domande e insinuazioni dell’Mps
«Una bufala. Pure fantasie». Ferdinando Santaniello specifica oggi dal profilo tecnico ciò che il presidente del Consiglio di amministrazione della Autosilo Piazza del Sole Sa, Carlo Postizzi, aveva succintamente detto al nostro giornale lo scorso 9 gennaio commentando l’interrogazione inoltrata al Municipio di Bellinzona dal Movimento per il socialismo (Mps) sulla statica dell’autorimessa sotterranea flottante sopra la falda freatica e perciò fissata con speciali ancoraggi per evitare movimenti verticali. In qualità di responsabile del settore ‘impresa generale’ della Antonini-Ghidossi Sa di Bellinzona che realizzò l’opera fra il 1996 e il ’98, e a sua volta membro di Cda della Società anonima, anche Santaniello smentisce la teoria Mps secondo cui l’autosilo si starebbe "alzando di diversi centimetri" sotto la spinta della falda (in base al principio di Archimede) e a causa di una non ben precisata disfunzione degli ancoraggi permanenti posti in verticale nel sottosuolo.
«La struttura dell’autosilo non ha nessunissimo problema», afferma Santaniello rassicurando sul fatto che «gli ancoraggi sono costantemente monitorati e fino a oggi, trascorsi tutti questi anni dalla realizzazione dell’opera, non hanno mai mostrato problemi che abbiano potuto incidere in qualche modo sulla statica generale». L’ultima verifica, precisa, «risale allo scorso mese di ottobre ed è stata effettuata con successo da una ditta svizzero-tedesca specializzata nel ramo dei dispositivi di monitoraggio. I quattro pozzetti contenenti ciascuno tre ancoraggi godono insomma di ottima salute».
Dal canto suo l’Mps segnala nel proprio atto parlamentare la presenza di lunghe crepe nell’anello di asfalto che circonda il quadrilatero della piazza; fessure ben visibili anche nelle piattaforme cementizie delle quattro torrette di entrata/uscita riservate ai pedoni. C’è forse da preoccuparsi? «Si tratta di normali fessure di assestamento che non sono legate a un problema di statica il quale, come detto, non si è mai manifestato», assicura Santaniello. Fessure che a un primo colpo d’occhio non mostrano infatti il dislivello indicato nell’interpellanza.
Nel corso degli anni si sono resi invero necessari nell’autosilo alcuni interventi, «ma che rientrano nelle normali attività di manutenzione da mettere in conto, a scadenze più o meno regolari, per una struttura importante come questa». L’ultima risale allo scorso mese di dicembre, «quando alcune fessure capillari hanno richiesto l’iniezione di materiale apposito che ha risolto il problema». Presto, inoltre, «sostituiremo una canaletta raccogli-acqua situata in fondo alla rampa d’accesso, la cui griglia cigola. Dettagli insomma». Altro discorso quello delle migliorie: «Siamo stati fra i primi a sostituire, ormai sei/sette anni fa, le vecchie lampade al neon con i moderni punti luce a Led che consentono un risparmio energetico. Idem le colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli: dopo le prime due, installate quando l’esigenza cominciava ad affacciarsi fra gli automobilisti, se ne sono aggiunte altre. Infine, prossimamente procederemo con un rinnovo delle casse elettroniche».