Bellinzonese

A Faido si dovrà pagare per consegnare gli ingombranti

Il Consiglio comunale ha accolto una modifica del regolamento sui rifiuti. Approvato anche l’abbassamento del moltiplicatore d’imposta al 94%

(Archivio Ti-Press)
21 dicembre 2022
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Faido da un lato alleggerisce leggermente la pressione fiscale portando il moltiplicatore d’imposta dal 95 al 94%. Dall’altro i cittadini dovranno sborsare qualcosa in più per consegnare rifiuti ingombranti all’eco-centro. Lo ha deciso ieri sera, 20 dicembre, il Consiglio comunale che ha anche approvato con 30 voti favorevoli e 2 astensioni il preventivo 2023 che stima un avanzo d’esercizio di circa 42’500 franchi. Il legislativo ha pure accolto (con 31 sì e un astenuto) un credito di 1,351 milioni di franchi per riscattare l’acquedotto del Patriziato di Faido e ha incaricato all’unanimità il Municipio di elaborare una Piano di sviluppo di legislatura (2023-2028) nell’ambito del progetto partecipativo ‘Il Buon Governo degli enti locali’. Infine è anche stata depositata una mozione che propone di ridurre i municipali da 7 a 5.

Dal 2023 plastiche nel Sammelsack

L’abbassamento di un punto percentuale del moltiplicatore (l’anno scorso era già stato ridotto dal 100 al 95%) era stato proposto dal Municipio "per dare un segnale alle famiglie domiciliate" in un periodo caratterizzato da aumenti, ma anche per cercare "di convincere altri contribuenti di residenze secondarie a trasferire il domicilio a Faido". Una visione che ha quindi convinto la maggioranza dei consiglieri comunali che l’hanno quindi approvata con 25 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astenuti. Nell’ambito del preventivo va anche segnalato che non è previsto l’aumento della tassa base sui rifiuti e che dall’anno prossimo sarà introdotto il cosiddetto Sammelsack per la raccolta differenziata della plastica (attualmente gratuita). Una strategia che segue le indicazioni del Cantone, visto che dal prossimo 1° giugno entrerà in vigore l’obbligo per tutti i Comuni di procedere in tal senso.

Tra gli 8 e i 10 franchi per un’auto piena

Restando in tema rifiuti, sempre dall’anno prossimo, i cittadini di Faido dovranno pagare per la raccolta e lo smaltimento degli ingombranti (la modifica del relativo regolamento comunale è stata accolta all’unanimità). Nel messaggio il Municipio sottolineava da un lato che questa tassa "permetterà di contenere l’ammontare della tassa base" e dall’altro che il Cantone aveva ritenuto tale servizio, finora gratuito, "non sufficientemente rispettoso del principio della causalità". Concretamente, la tassa sarà proporzionale al volume di rifiuti ingombranti che saranno consegnati: le forchette vanno da 7 a 15 franchi per depositi da 0 a 2 metri cubi (mc), da 15 a 23 franchi da 2 a 4 mc e da 23 a 32 franchi da 4 a 6 mc. Per quantitativi superiori bisognerà rivolgersi a una ditta di smaltimento autorizzata. Stando a nostre informazioni in futuro si dovrebbe pagare tra gli 8 e i 10 franchi per un quantitativo pari a un’automobile piena. Con questa tassa l’esecutivo spera anche di convincere la popolazione a "sfruttare bene i volumi massimi previsti (2, 4, 6 mc), recandosi in modo razionale al luogo di scarico evitando di accedere con quantitativi irrisori". In questo modo si genererà anche "meno traffico da e per l’eco-centro".

Acqua potabile gestita da un solo ente

Con 31 sì e un’astensione il Consiglio comunale ha anche accolto il credito di 1,351 milioni per riscattare l’acquedotto dell’ex Degagna di Tarnolgio in Piano di proprietà del Patriziato di Faido. Dopo l’aggregazione, Faido era una delle uniche frazioni (e anche quella più popolosa) che non si affidava all’Azienda acqua potabile del Comune. Di conseguenza potevano risultare differenze nelle tariffe. Con il riscatto l’erogazione dell’acqua sarà garantita dallo stesso ente su tutto il territorio del Comune (eccetto Carì) con di conseguenza le medesime prestazioni offerte e condizioni di fornitura.

Verso la costituzione di 7 commissioni municipali

Per quanto riguarda il progetto ‘Buon Governo’ – una prima a livello svizzero – promosso dalla Sezione degli enti locali del Dipartimento istituzioni, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un documento che dà mandato al Municipio di elaborare un Piano d’azione di legislatura dei prossimi cinque anni (2028). Il prossimo passo sarà quindi quello di costituire sette commissioni municipali – composte dal capodicastero di riferimento, da funzionari dirigenti, ma anche da membri del legislativo, della società civile e da esperti – che avranno il compito di concretizzare i vari temi strategici emersi dai laboratori. Infatti, popolazione e autorità si erano riunite negli scorsi mesi per progettare lo sviluppo futuro del Comune.

‘Portare i membri del Municipio da 7 a 5’

Non da ultimo, durante la seduta, è anche stata depositata una mozione – firmata da Patrizio Rosselli e da altri esponenti del Plr – che chiede di portare da 7 a 5 i membri del Municipio, ritenendo che siano sufficienti per gestire il Comune in modo efficace ed efficiente. Con una tale riduzione aumenterebbe però il carico di lavoro: per questo motivo il testo propone pure un adeguamento verso l’alto dell’onorario, così da permettere a un municipale di dedicare al Comune almeno una giornata piena alla settimana. Concretamente l’onorario del sindaco passerebbe da 20mila a 35mila franchi, quello del vicesindaco da 15mila a 30mila franchi e quello degli altri municipali da 10mila a 22mila franchi. Oltre a ciò si propone anche di introdurre una quota fissa di rimborso spese – rispettivamente di 4’000, 3’000 e 2’000 franchi – che sostituirebbe le diarie. In totale i costi a carico del Comune passerebbero da circa 108mila franchi a quasi 160mila.

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