Sarà presto ultimato un progetto con cinque piattaforme sonore allestite in altrettanti luoghi. In arrivo anche un’aula nel bosco
A nuove idee si aggiungono altri progetti: si arricchisce ulteriormente il paniere del Parco del Piano di Magadino i cui vertici tracciano un bilancio positivo per l’anno in corso e annunciano alcune novità per il 2023, fra cui un percorso sonoro. Le iniziative sviluppate durante il 2022 hanno seguito tre direzioni principali: la promozione dei prodotti, la valorizzazione degli aspetti naturalistici e le attività legate all’informazione in collaborazione con altri attori vicini al Parco. Per quanto riguarda i prodotti, in giugno la Fondazione ha riproposto la rassegna gastronomica Piatto del Parco in collaborazione con nove ristoranti della regione che hanno arricchito i menu con ingredienti a chilometro zero. Prodotti al centro anche della rassegna Ti Ho Raccolto, svoltasi a settembre, dove la passeggiata in bicicletta è stata scandita da assaggi di piatti prelibati preparati da chef rinomati.
La seconda strada, quella naturalistica, è stata percorsa grazie a diversi progetti. Anzitutto con l’inizio della seconda parte dei lavori (in ottobre) per valorizzare al meglio la riserva naturale Vigna Lunga Trebbione: con una superficie di 77mila metri quadrati questo luogo rappresenta quanto rimane di una vecchia lanca del fiume Ticino, una riserva naturale che costituisce un habitat cruciale per diverse specie animali come la rana dalmatina, la rana esculenta, la raganella e il tritone crestato meridionale, nonché per le specie di uccelli legate agli ambienti agricoli, quali l’upupa, l’averla piccola, la quaglia e la civetta. Da qualche settimana sono anche iniziati gli interventi di valorizzazione del biotopo presente nella riserva naturale Lanche al Pizzante-Isoletta. Così come incomincerà tra poco il rifacimento e riorientamento dell’osservatorio nel laghetto del demanio. A cui si aggiunge, nei dintorni, la realizzazione di un’aula nel bosco (o nel parco) in collaborazione con il Dipartimento formazione e apprendimento della Supsi, che mira a implementare una documentazione didattica a disposizione delle scuole elementari e dell’infanzia.
La Fondazione è poi attiva a livello informativo in più direzioni. Infatti durante tutto l’anno ha organizzato e partecipato a diversi incontri con Comuni, associazioni ed enti vari per far conoscere la propria attività. E non sono mancate le partecipazioni e le collaborazioni a vari eventi come SlowUp, Festival della natura, World Clean up Day, Greenday, Ticino Sostenibile ecc. «Siamo riusciti a mettere in atto tante iniziative contemplate dal Piano di utilizzazione cantonale (Puc) che il comitato aveva già individuato prima del nostro arrivo e altre, invece, sono nuove», sottolinea il direttore Giovanni Antognini entrato in carica nell’agosto 2021. Positivo il giudizio del presidente della Fondazione, Giacomo Zanini: «Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto dal nuovo staff, che ha saputo valorizzare il grosso lavoro di preparazione realizzato dal comitato negli anni scorsi».
E il 2023? Parecchi i progetti che saranno sviluppati. Si pensi, per esempio, al percorso sonoro. Si concretizzerà un’idea su cui si lavora da tempo e che consentirà agli interessati di percorrere il territorio usando un senso diverso dai soliti e di scoprire – attraverso cinque piattaforme sonore situate in altrettanti luoghi – i suoni di quel particolare pezzo di Parco. Inoltre proseguirà il lavoro naturalistico con la rivitalizzazione del biotopo di Santa Maria a Gudo. Un altro progetto che partirà il prossimo anno, in collaborazione con la Fondazione Bolle, riguarderà la posa di 24 cartelloni informativi in altrettanti punti d’interesse naturalistico. Il tutto sarà accompagnato anche da una regolare campagna informativa nei Comuni, associazioni ed enti per far conoscere l’attività della Fondazione. Ed è inoltre prevista una raccolta di plastiche aziendali-agricole coordinate con la Tior di Cadenazzo.