Alto Ticino e Moesano, i responsabili delle stazioni invernali sono fiduciosi. A San Bernardino si parte già giovedì 8, a Campo Blenio forse sabato 10
«Scrutiamo il cielo con una certa fiducia e con un occhio attento specialmente alle temperature. Perché se si alzano, se come un anno fa inizia a soffiare il favonio, la neve com’è arrivata se ne va altrettanto rapidamente. E siamo di nuovo ai piedi della scala». Si può riassumere così l’umore degli addetti alle stazioni invernali dell’Alto Ticino interpellati sulle tre giornate di precipitazioni che hanno finora portato in media circa mezzo metro di coltre bianca sulle piste da sci. Una vera manna. Tanto più che le temperature, col ritorno del bel tempo previsto da martedì a giovedì, non dovrebbero salire troppo. Inoltre le previsioni meteo indicano altre precipitazioni il prossimo weekend a partire già da venerdì. Nelle scorse settimane tutte le stazioni hanno fissato per sabato 17 dicembre la riapertura degli impianti. Un assaggio prenatalizio. Molti i dettagli da curare per assicurare un’offerta di qualità: oltre alla manutenzione degli impianti a fune da eseguire durante la bella stagione, bisogna pensare alle scuole sci, alla ristorazione, al reperimento del personale stagionale, alla sicurezza e molto altro ancora.
Ad Airolo sono caduti grossomodo 70 centimetri di neve, in basso frammista ad acqua. Di buon auspicio per il prosieguo della stagione, ma in certi punti solo sufficienti per fare il fondo: temperature permettendo la stazione di Pesciüm cercherà di utilizzare i cannoni, seppur evitando il più possibile di sprecare la poca acqua a disposizione. «È la prima nevicata dopo quasi due anni – spiega il direttore Simone Beffa –. Essendo il grado di valanghe ancora elevato, ci vorrà almeno una settimana per mettere in sicurezza e tracciare le piste». Gabriele Gendotti per Carì, Matteo Milano per il Nara e Denis Vanbianchi per Campo Blenio si dicono fiduciosi sul fatto che si possa rispettare il calendario. Laddove esiste, l’innevamento artificiale dovrebbe inoltre contribuire a consolidare il fondo, sempre appunto che la colonnina di mercurio non superi certi livelli. E dopo i primi passaggi dei gatti delle nevi la stagione potrà con ogni probabilità iniziare puntuale, in vista delle vacanze invernali. Forse addirittura prima, azzarda un prudente Vanbianchi che non esclude di poter mettere a disposizione le prime piste (nastro e piattello) forse già il prossimo weekend per la gioia specialmente delle famiglie con bambini piccoli.
Anticipa di sicuro i tempi San Bernardino: come riferisce il direttore dell’Ente turistico, Christian Vigne, i cannoni avevano già preparato il terreno di Pian Cales in vista dei fiocchi bianchi che in paese hanno superato i 60 centimetri. Ebbene, da giovedì 8 (festa dell’Immacolata) proprio a Pian Cales per la gioia dei bambini saranno aperti babylift e pista per le slitte, come pure un anello di 500 metri per lo sci di fondo in Fornas. Da sabato 10 per lo sci di fondo dovrebbe venire aperto tutto il circuito di Fornas, più il lungo Moesa, Frach e giro diga per complessivi 8 km. Aperti anche sentieri invernali e per ciaspole, come pure la pista di ghiaccio.
Non si sbilancia invece Nicola Vanzetti, responsabile delle piste di fondo a Campra, dove i centimetri scesi sono finora una trentina. Bene ma non benissimo, insomma. Un primo sopralluogo con gli appositi veicoli avverrà non appena le condizioni meteo lo consentiranno. Solo in quel momento si potrà decidere se dichiarare aperta la stagione ed eventualmente su quanti chilometri della trentina a disposizione.