Un successo le esposizioni tematiche e la nuova sala del silenzio, che verrà riproposta con sessioni regolari anche durante la prossima stagione
Dopo due anni di complicazioni dovute alla pandemia, durante la passata stagione estiva il museo Sasso San Gottardo ha registrato nuovamente un forte aumento di visitatori: circa 14’500 persone hanno visitato la leggendaria fortezza con le sue avvincenti esposizioni. "In termini di visitatori individuali, abbiamo addirittura superato i numeri del 2019 – spiega il direttore Damian Zingg in un comunicato –. Per quanto riguarda i gruppi, invece, abbiamo registrato una leggera diminuzione rispetto al periodo precedente la pandemia".
All’inizio di luglio è stata inaugurata la prima mostra permanente dedicata a Goethe su suolo nazionale, una sua anteprima era già stata esposta nell’ambasciata tedesca. Per il progetto il museo ha promosso una collaborazione con la società Goethe Svizzera, il Dipartimento culturale dell’ambasciata tedesca e il Comune di Stäfa. Il Sasso San Gottardo è quindi anche stato coinvolto nel 225° anniversario del terzo viaggio del poeta sul passo, iniziato proprio dalla cittadina sul lago di Zurigo. "Sono già in corso i preparativi per la seconda edizione delle ‘Giornate di Goethe ad Andermatt’, in programma nel fine settimana del 26-27 agosto 2023 grazie al sostegno finanziario della fondazione Daetwyler", continua Zingg.
La fortezza storico-militare è anche stata al centro di attività inusuali: ad agosto il Sasso San Gottardo ha organizzato delle giornate incentrate sul generale Guisan. L’evento è stato sviluppato insieme a delle associazioni partner quali la storica truppa del treno, la truppa di cavalleria e l’unità d’addestramento dell’esercito. "L’attore Jean Winiger (originario della Svizzera francese) ha interpretato il generale Guisan in modo molto convincente; non c’è da stupirsi che gli ospiti abbiano fatto la fila per farsi un selfie con lui", puntualizza ancora il comunicato.
"Con Goethe e Guisan – continua il direttore – nelle nostre mostre abbiamo stabilito due temi centrali che hanno plasmato in modo decisivo il mito del passo, ciascuno nel proprio periodo". Il poeta come primo "influencer del Gottardo della storia" e il generale come "mente strategica nella costruzione della fortezza. L’elemento di collegamento si trova in Guglielmo Tell: Goethe durante i suoi tre viaggi ha visitato i luoghi e studiato da vicino la gente, gli usi e i costumi del paese intorno alla regione del Gottardo. Voleva creare un’opera, ma non ha trovato il tempo per realizzarla; per questo, tornato a casa a Weimar, decide di dare questa bozza del progetto all’amico Schiller che scrisse in seguito la famosa opera. Divenne un successo mondiale e nella Seconda guerra mondiale – proprio all’epoca della costruzione della fortezza – la leggenda di Tell servì ‘nuovamente’ in Svizzera, come importante elemento di difesa spirituale e come simbolo di unità nazionale".
In occasione dei festeggiamenti per il decennale anniversario del museo è stata inaugurata con Christa Rigozzi la nuova sala del silenzio nel mondo dei cristalli. "Il riposo è diventato una merce rara. Nelle gallerie e nelle caverne del Sasso San Gottardo, al di fuori dei normali orari di apertura, c’è un silenzio e una pace totalizzante. Vivere questa tranquillità è un’esperienza speciale, infatti si è circondati da rocce vecchie milioni di anni nel mezzo della primordiale catena montuosa svizzera, il Gottardo!". Una sala che ha riscontrato molto successo tant’è che durante la prossima stagione verranno proposte regolari sessioni di silenzio. Come ulteriore novità, nella Caverna grande sarà allestito uno spettacolo di luci a simboleggiare il mito del Gottardo.
"Siamo sicuri che in futuro saremo in grado di offrire ai nostri ospiti molte esperienze emozionanti con i nostri nuovi focus tematici", conclude Damian Zingg. "Inoltre, siamo molto contenti che la prossima estate tutta la nostra squadra tornerà, così come l’intero gruppo di volontari, impresa non scontata per un lavoro stagionale". Per ulteriori informazioni: www.sasso-sangottardo.ch.