Bellinzonese

‘Minuti di terrore’ sul treno Bellinzona-Castione

Un 34enne ha dapprima aggredito due passeggere rifugiatesi nei bagni; una volta sceso se l’è presa con altre due giovani. Infine è stato arrestato

(Ti-Press)
2 novembre 2022
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«Una paura così non l’ho mai provata». È ancora scossa la 29enne bleniese che venerdì 28 ottobre, mentre si trovava sul treno Tilo appena partito da Bellinzona alle 10.20 e diretto a Biasca, si è imbattuta nell’autore dell’aggressione di cui abbiamo riferito il giorno stesso. Aggressione avvenuta verso le 10.30 alla stazione di Castione – dove il soggetto è sceso dal treno diretto a Biasca sul quale aveva appena finito di seminare terrore – ai danni di una diciottenne colpita di striscio al volto con una pedata indirizzata al suo cellulare che teneva in mano mentre aspettava seduta su una panchina. Dopodiché è stato placato da due passeggeri nei quali è incappato rincorrendo una quindicenne. Quest’ultima era scappata rifugiandosi sul treno diretto a Lugano dopo aver assistito alla pedata sferrata alla vicina di panchina. Infine l’aggressore è stato fermato dagli agenti sempre alla stazione di Castione, dove sono intervenuti a seguito di alcune chiamate. Polizia cantonale e Ministero pubblico interpellati dalla ‘Regione’ confermano che è stata aperta un’inchiesta. Al momento non risultano altri episodi. L’autore, un 34enne egiziano residente in Italia, dopo un breve soggiorno alla Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio è stato trasferito al Carcere giudiziario della Farera. Le ipotesi di reato sono di rapina, minaccia, lesioni semplici e coazione.

‘Voleva soldi e cellulare’

Ma andiamo con ordine. Ore 10.15, stazione di Bellinzona. «Una mia amica sale a bordo – racconta la 29enne bleniese – e iniziamo a chiacchierare. Il vagone è quasi vuoto e dopo alcuni istanti sale anche un uomo che passandoci accanto inizia a ripetere, con toni sgarbati e atteggiamenti sopra le righe, parte della nostra conversazione. Prosegue lungo il corridoio ma dopo qualche secondo torna verso di noi. Sembrandomi un tipo sospetto, evito volutamente il contatto visivo e volgo lo sguardo fuori dal finestrino. Ma lui prende uno slancio e mi sferra un potente schiaffo in volto, lasciandomi terrorizzata e danneggiando gli occhiali che indosso». Ceffone che la 29enne non vede arrivare avendo appunto rivolto lo sguardo fuori dal finestrino. «Sono sotto shock e non so cosa fare, anche a causa degli occhiali rotti e avendo un tutore a un braccio dopo un intervento chirurgico. La mia amica – prosegue il racconto – suggerisce di rifugiarci nei bagni del treno, e così facciamo. Ci barrichiamo e non appena l’aggressore se ne rende conto, raggiunge la toilette e tenta ripetutamente di sfondare la porta con quelli che crediamo essere pugni e calci. Urla come un forsennato per farsi consegnare soldi e telefonino. Sembra psicologicamente alterato o sotto l’influenza di sostanze. Porta e serrature tremano per i colpi, abbiamo paura e ci sentiamo estremamente insicure. Allertiamo la polizia, con cui rimaniamo costantemente in contatto». Dopo pochi minuti, fermatosi il treno a Castione, «non sentiamo più nulla. Idem una volta ripartito. Temendo che lui si trovi fuori dalla porta in silenzio ad aspettarci, usciamo solo quando il treno si ferma a Biasca», dove c’è la polizia che verbalizza le due malcapitate.

‘Un estintore per sfondare la porta’

Ma mentre questo succede, a Castione l’uomo ha nel frattempo già aggredito una 18enne e inseguito una 15enne. «Solo quando a Biasca la Polizia è venuta a soccorrerci abbiamo visto qualcosa che non avremmo mai immaginato: l’aggressore non colpiva la porta solo con pugni e calci, bensì aveva staccato l’estintore del treno e con esso aveva sferrato diversi colpi». Minuti di «vero terrore» durante i quali «ci siamo sentite estremamente insicure». Ripensandoci, «siamo terrorizzate all’idea che episodi simili possano ripetersi. Di sicuro per un po’ non andrò più in treno e nel frattempo ho già ordinato dello spray al pepe per autodifesa».

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