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A Gudo la lunga attesa dei progetti è finita (forse)

Il Dop ha riattivato i dossier per Santa Maria, piazza Centro civico e nuovo ecocentro. Sentita la mancanza di una commissione di quartiere

(Ti-Press)
2 novembre 2022
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Anche dove la vita di paese sembra proseguire senza particolari sussulti o necessità, c’è sempre grande attesa per quei progetti che a scadenze regolari riemergono da qualche cassetto e poi vi rifiniscono. Lo si è percepito giovedì scorso a Gudo (quartiere di 880 abitanti) durante l’incontro fra popolazione e Municipio di Bellinzona presente in corpore. Per l’ennesima volta progetti già trattati dal vecchio Comune prima dell’aggregazione, come la riqualifica stradale e degli spazi comuni nella frazione residenziale di Santa Maria, il nuovo piazzale del palazzo comunale e scolastico e il nuovo ecocentro dotato anche di magazzino (questo l’auspicio) per le società di paese, sono stati sollecitati dalla sala (una trentina i presenti) che ha ottenuto risposte abbastanza rassicuranti. Il Dicastero opere pubbliche li ha infatti ripresi per aggiornare i preventivi, in base all’evoluzione dei prezzi, e passare alla realizzazione entro due/tre anni. Tre progetti di cui si era già parlato durante l’ultimo incontro col Municipio tenutosi nel settembre 2019.

‘Abbiamo dovuto priorizzare’

«Bisogna anche considerare – ha spiegato il municipale Henrik Bang, responsabile del Dop – che alcuni ex Comuni in vista dell’aggregazione hanno votato vari crediti per opere in divenire i cui progetti sono poi stati ereditati dalla Città. Ebbene oggi su 350 progetti aperti nella nuova Bellinzona, ben 150 si trovano nella fase esecutiva. Un numero elevato di opere che ha richiesto da parte nostra una priorizzazione, considerando anche la gestione delle urgenze com’è stato il caso, proprio qui a Gudo, dell’onerosa messa in sicurezza della frana scesa in zona Sasso Grande». Da notare che l’atteso nuovo ecocentro previsto su terreno patriziale, lungo la strada cantonale all’altezza del parco giochi, permetterà di eliminare sia quello provvisorio situato in via alla Chiesa (situazione non ideale anche per la maleducazione di troppi utenti), sia i container presenti nel piazzale del Centro civico.

Migliorie fluviali e in ciclopista sul ponte del Ticino

A proposito di progettualità, ha osservato l’ex sindaco Marco Antonini, «Gudo meriterebbe una riflessione. Non vedo infatti grandi novità all’orizzonte e temo che si finisca per conservare quanto c’è di esistente senza una visione su aspetti o esigenze magari emergenti». Gli ha risposto il vicesindaco Simone Gianini, capodicastero Territorio e Mobilità: «Il Programma d’azione comunale, documento base per il futuro nuovo Piano regolatore unico, indica per Gudo la conferma delle sue peculiarità di quartiere residenziale caratterizzato dalla bellezza del paesaggio fra piano e colline vignate. Comunque, quando si metterà mano al Pr, verranno debitamente tenuti in considerazione gli auspici della popolazione locale». Quanto ai cosiddetti progetti importanti, oltre a quelli già citati Gianini ha ricordato due prossime realizzazioni: le migliorie fluviali in zona Boschetti e riale di Progero (finanziate in gran parte da Confederazione e Cantone) e la messa in sicurezza dell’inserimento della ciclopista sul ponte del fiume Ticino. Dal profilo stradale, dopo via alla Chiesa e il sentiero tra San Nazario e Cimalloco, ultimati, è il turno attualmente della collinare via alla Rocca.

Stradonino: preoccupano presente e futuro

Sul fronte viabilità, spicca sempre il traffico crescente nella frazione di Santa Maria dove sono sorte diverse nuove abitazioni e dove una scuderia attira molti utenti motorizzati: qui, dove vige il limite di 30 km/h, un abitante ha sollecitato il completamento di un marciapiede e l’aggiunta di uno specchio per migliorare la visibilità. Ribadita poi la situazione problematica dello Stradonino Gudo-Cadenazzo, via d’accesso principale ai centri commerciali di Sant’Antonino e all’autostrada: di fatto è una strada agricola intercomunale risalente a decenni fa, poi leggermente allargata e dotata di isole di rallentamento. «Ma specialmente di notte c’è chi la percorre ad alta velocità», ha rimarcato il presidente della Pro Gudo Claudio Gnesa sollecitando controlli di polizia; l’ex sindaco Claudio Verzasconi ha lamentato la presenza di troppe buche laterali, visto che la fascia in asfalto o ghiaia cede regolarmente. Stradonino peraltro percorso, specie nella bella stagione, da turisti diretti nel Locarnese. Le misure di accompagnamento del collegamento veloce A2-A13 prevedono il suo declassamento dopo il 2040, «inoltre il Puc del Parco del Piano prevede una riduzione del carico viario e specialmente del traffico parassitario», ha ricordato Gianini. I residenti a Gudo confidano comunque che il transito sia loro sempre garantito.

C’è voglia di un negozietto di paese (con ufficio postale)

Sempre Verzasconi ha evidenziato che si fa parecchio sentire l’assenza di una commissione che faccia da collegamento fra popolazione e Servizio quartieri per risolvere questioni locali: «Possibile che non vi siano tre persone disponibili?». Il Municipio la scorsa primavera ha avviato l’iter per costituirla ma purtroppo senza esito, hha ricordato il sindaco Mario Branda rilanciando l’appello a eventuali interessati. Non sono poi mancate altre sollecitazioni, come un migliore collegamento via bus alla zona commerciale di Sant’Antonino (ma una soluzione diretta sembrerebbe impossibile in un contesto di Trasporto pubblico sostenibile finanziariamente), più sicurezza alla scalinata della scuola che dà sulla cantonale ed è priva di corrimano, nonché la messa a disposizione a Palazzo civico o altrove di uno spazio per l’inserimento di un negozio di quartiere. Il quale – dove presente insieme a uno sportello postale di cui Gudo è sprovvisto da anni – riscontra solitamente un elevato tasso di gradimento.

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