Ha dimissionato anche la capostruttura di Pedemonte: Mps critico. Nel frattempo sostituite le due ex responsabili di casa Mesolcina e centro Somen
Quando un valido collaboratore lascia la propria funzione di responsabilità per cambiare datore di lavoro, la sua decisione può indurre a più di una riflessione sulla scelta fatta e sui motivi che possono esserci a monte. È quanto sta accadendo con le dimissioni annunciate al Municipio di Bellinzona – autorità di nomina che le ha nel frattempo accettate – dalla capostruttura della casa anziani Pedemonte. Si tratta della seconda rinuncia in appena dieci mesi dopo quella della responsabile della casa anziani Mesolcina. Ciò che induce i consiglieri comunali del Movimento per il socialismo a interpellare il Municipio chiedendo se non nutra "qualche dubbio sulle competenze della Direzione del settore anziani", nel senso che l’Mps intravede il problema proprio nella Direzione generale, la stessa che è in attesa di processo in Pretura penale a seguito della gestione pandemica della casa anziani di Sementina durante la prima ondata, ritenuta penalmente lacunosa dal Ministero pubblico.
Chiedendo lumi sulla seconda partenza, l’Mps vuole sapere se nel frattempo è stato designato un nuovo capostruttura di casa Mesolcina. La risposta è sì, spiega alla redazione il municipale Giorgio Soldini, e la persona scelta dopo regolare concorso arriva dall’ospedale San Giovanni. L’Mps vuole anche sapere come s’intende procedere visto che dal gennaio 2024 la Città dovrà garantire anche la gestione amministrativa di casa Greina in procinto di salutare il proprio direttore – a sua volta dimessosi per andare a lavorare al Cantone – e di passare in gestione al Comune di Bellinzona dopo che la fondazione proprietaria si è detta disposta a cederla. Tutto ciò, scrive l’Mps, in un contesto in cui "i quadri dirigenti del Settore anziani scappano". Soldini, capodicastero Anziani, conferma le nuove dimissioni, come detto accolte dall’Esecutivo, ma non entra nel merito dei motivi. Ribadendo che non si è di fronte a un fuggi-fuggi dalle strutture comunali, aggiunge peraltro che anche la capostruttura del centro Somen di Sementina ha lasciato, ed è stata nel frattempo sostituita da un nuovo responsabile, avendo lei assunto la direzione infermieristica del Settore anziani comunale. Una promozione dunque. La precedente capostruttura della Mesolcina, ricorda ancora Soldini, aveva trovato un posto di lavoro nel Mendrisiotto: in quell’occasione, spiegava allora il Municipio in Consiglio comunale in risposta sempre all’Mps, "non ha mosso alcun rimprovero e neppure espresso motivazioni di disagio e/o disaccordi interni".
Sempre sullo stesso tema, e sempre in risposta a una precedente interpellanza Mps, il Municipio spiega che "la proposta, fortemente caldeggiata dal Cantone, d’integrare la casa anziani Greina nella rete anziani della Città è da ritenersi un attestato di stima nei confronti del Settore anziani e di chi lo dirige. Si contesta che il direttore o la Direzione risultino delegittimati agli occhi degli oltre 350 collaboratori, e questo malgrado la massiccia campagna denigratoria da tempo condotta dagli stessi interpellanti nei suoi e nei loro confronti". Interpellanti che a loro volta rispediscono al mittente le critiche, indicando le conclusioni cui sono giunti sia l’Ufficio del medico cantonale, sia la Procura, nel caso Sementina. Infine, quanto alle modalità necessarie a supportare casa Greina nella gestione transitoria durante il 2023 garantendone la supervisione, il Municipio spiega che "verranno definite dal mandato di prestazione del Cantone. Si ipotizza che al posto del direttore dimissionario, la struttura venga operativamente gestita in loco da un capostruttura che farà capo alla Direzione del Settore anziani della Città per tutte le incombenze formali e di controllo del caso".