Bellinzona: troppi ritardi secondo il presidente Marco Nobile che sprona l’Esecutivo ad avviare finalmente gli attesi cantieri bloccati per più motivi
E tre. Dopo la Commissione edilizia del Consiglio comunale, favorevole nel proprio rapporto al credito milionario richiesto dal Municipio di Bellinzona per delle nuove aule prefabbricate, ma critica sulla pianificazione strategica del passato in materia di edilizia scolastica a Bellinzona; dopo il gruppo Verdi/Mps/Fa che con una mozione chiede semmai d’investire nelle vecchie sedi di Daro e Molinazzo per riattivarle, anziché in aule prefabbricate; ora "perplessità e preoccupazione" verso l’agire delle autorità cittadine in questo ambito vengono espresse anche dalla sezione liberale-radicale. "Un messaggio certamente importante, quello firmato dal Municipio, perché colma una necessità di aule presso la sede scolastica Nord", premette in un comunicato il presidente Plr Marco Nobile. Secondo cui "lascia perplessi la conduzione politica e la programmazione degli interventi da parte del Dicastero opere pubbliche, il quale a quasi un anno e mezzo dall’inizio della nuova legislatura sembra navigare a vista, quasi fermo al palo o nastro di partenza". Dop che nella primavera 2021 è passata da una gestione Plr (l’ex municipale Christian Paglia) a quella socialista di Henrik Bang.
La preoccupazione aumenta, stando a Nobile, "se pensiamo anche ad altre importanti opere non ancora avviate, come sarebbe stato auspicato si riuscisse a fare. Per quanto riguarda l’edilizia scolastica, da troppo tempo ormai si attende l’edificazione della nuova scuola elementare di Sementina al Ciossetto". Va però ricordato che l’iter ricorsuale avviato dall’ex proprietaria del sedime si è concluso dopo otto lunghi anni nell’estate 2021 con l’ultima decisione definitiva del Tram favorevole alla licenza edilizia; il cantiere, una volta aggiornato il progetto, sarà dunque avviato nel 2023. Nobile evidenzia pure che "sta tardando oltremodo l’inizio degli interventi del doveroso risanamento delle Scuole Nord". Un cantiere di tre anni e mezzo che avrebbe in effetti dovuto partire già nel luglio 2019 e concludersi quest’anno, ma che è stato procrastinato una prima volta per ritardi nella fornitura dei prefabbricati sostitutivi, a cui si è aggiunta la lunga parentesi Covid, e una seconda dopo che questi hanno dovuto ospitare per un anno fino al giugno ’22 gli allevi dell’asilo Palasio di Giubiasco sloggiati dal fango nell’agosto ’21.
"Più in generale – rincara la dose Nobile – vien da chiedersi che ne sarà della necessità di trovare una nuova e degna soluzione per quanto riguarda la sede dei pompieri, oppure ancora quando sarà possibile procedere con l’atteso risanamento della casa comunale di Moleno". Nel primo caso va pure detto che tutte le trattative avviate dal Municipio, attuale e passato, per individuare un sito sul quale costruire la Centrale comune di pronto intervento non sono giunte a buon fine a causa delle necessità infrastrutturali del Cantone che hanno avuto, di volta in volta, la precedenza sulla Città. Ora che il Dop, un anno e mezzo fa, è passato in mani socialiste e che il Municipio ne ha rivisto l’organigramma ma senza riuscire a designare un nuovo direttore all’altezza in occasione di ben due concorsi pubblici, il Plr si augura "di poter percepire al più presto una decisa inversione di tendenza per quanto riguarda la conduzione politica del Settore opere pubbliche, che permetta di continuare ad aver fiducia nell’importante lavoro di sviluppo di questa ambiziosa città".