Bellinzonese

I consiglieri tornano all’attacco sul vecchio Asilo di Gnosca

Bellinzona: mal digerita la risposta municipale che indica alcune migliorie anziché rifacimento e ampliamento previsti nell’accordo pre-aggregativo

6 settembre 2022
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Questo giovedì comincia il consueto giro del Municipio nei quartieri di Bellinzona. Tredici tappe durante le quali la popolazione potrà rivolgere domande, suggestioni e richieste al sindaco e ai colleghi presenti. Si comincia a Gnosca dove sul tavolo è tornata d’attualità l’annosa questione della Scuola dell’infanzia che non sembra più essere all’altezza della situazione. A tornare sull’argomento con una seconda interpellanza sono stati nei giorni scorsi i consiglieri comunali Laura Codiroli, Andrea Cereda, Gabriele Pedroni e Luana Rondelli Poretti che non hanno digerito la risposta "solo parziale" data dal Municipio a fine maggio alla loro prima interpellanza. L’esecutivo giunge infatti alla conclusione che per il momento sia sufficiente eseguire solo alcune migliorie, così da aggiungere allo stabile altri 15 anni di vita ai 50 già finora accumulati. Così facendo, entro il 2037 il Municipio potrà adeguare il Piano delle opere e, puntualizza, "pianificare le procedure per decidere se attuare un risanamento globale o in alternativa costruire un nuovo edificio".

Ma i quattro consiglieri non ci stanno. Prendendola un po’ larga, evidenziano che per gli abitanti del quartiere l’Asilo "non rappresenta solo un luogo di crescita per i bambini, ma riveste anche il ruolo centrale di importante punto d’incontro, di sviluppo dell’identità comunitaria e un’interessante opportunità per attirare future famiglie". Questo può verificarsi "se esistono nel quartiere servizi degni di questo nome". Secondo i consiglieri si tratta di un discorso "ampiamente affrontato negli ultimi anni, ancor prima dell’aggregazione e successivamente con l’Associazione di quartiere. Discorso incentrato sullo sviluppo di opportunità, sugli investimenti, sul risparmio energetico e sull’arricchimento delle possibilità di vita dei nostri cittadini che sempre più spesso scelgono di vivere nelle periferie".

E la Scuola dell’infanzia secondo loro s’inserisce proprio in questo discorso: il suo stato "ci preoccupa molto poiché sono ormai anni che viene svolta solo piccola manutenzione a discapito di un intervento definitivo, ormai urgente, che permetterebbe anche di usufruire di spazi, oggi mancanti, per le attività extrascolastiche e ricreative e di una mensa che possa rispondere alle esigenze di tutto il quartiere". Da qui una serie di domande volte a sapere cosa realmente intenda fare il Municipio, considerato che "negli accordi pre-aggregativi era stato previsto un risanamento, formalizzato anche nel Piano delle opere 2018". Un rifacimento completo viene infine sollecitato considerata la vetustà, in particolare dal profilo energetico.

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