Sabato 27 agosto si terrà la 30esima edizione del Pentathlon del boscaiolo. L‘organizzatore Henrik Bang: ‘Il bosco è una risorsa molto importante’
La società è in continua evoluzione, eppure il bosco rimane sempre una risorsa molto importante. Una risorsa silenziosa, forse troppo, capace di proteggere la popolazione dalle forti precipitazioni e dal caldo asfissiante. E questa mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione della 30esima edizione del Pentathlon del boscaiolo in programma sabato 27 agosto nei pressi della pista coperta di Faido, il presidente del comitato organizzatore Henrik Bang ha evidenziato a più riprese il ruolo giocato da pinete, lariceti e altri alberi. Promossa da BoscoTicino in collaborazione con il Comune di Faido, la Comunità di Valle dei Patriziati leventinesi e l’Azienda forestale leventinese e sostenuta dal Dipartimento del Territorio e da Federlegno.ch, la manifestazione ritorna dopo due anni di pausa forzata in formato da... record. «Non era mai successo di raggiungere numeri così elevati fra i partecipanti tant’è che a disposizione restano solo quattro posti su 120 – ha puntualizzato sempre Bang –. Anche le presenze alla fiera forestale e delle bancarelle artigianali e di prodotti locali hanno superato ogni più rosea aspettativa».
Fra colpi di accetta e dimostrazioni di precisione, professionisti e appassionati del settore forestale cercheranno di aggiudicarsi il titolo di miglior boscaiolo (o squadra) del Ticino. La competizione è suddivisa in cinque prove: tagliare con l’ascia un tronco di abete del diametro compreso fra 14 e 17 cm, ricavare con una motosega un cerchio dello spessore di 6 cm da un faggio, smussare il maggiore numero possibile di pioli, abbattere un albero facendo scoppiare un palloncino ubicato a 5 metri di distanza e, infine, trascinare un tronco lungo 3 metri per un totale di 30 metri mediante uno zappino. «Anche quest’anno la quarta prova vedrà l’utilizzo di una motosega elettrica ad accumulazione. L’intenzione è di ridurre le emissioni inquinanti – ha continuato Bang –. Da evidenziare poi la presenza di 18 apprendisti selvicoltori a dimostrazione dell’attrattività del settore: a livello nazionale nessuno ha una densità maggiore di tirocinanti». Non mancheranno inoltre attività collaterali quali, ad esempio, il concorso di scultura in legno, l’arrampicata sul palo e il mini-pentathlon organizzato dall’Associazione del personale forestale per cui è possibile iscriversi dalle 10 di mattina (massimo 200 posti). Prima di mezzogiorno è in programma una sfilata del gruppo Motoautoclub di Biasca (a bordo dei loro rarissimi ‘mozz’) e le spettacolari dimostrazioni del Stihl Timbersports.
A rallegrarsi dell’ampia offerta del Pentathlon del boscaiolo vi è anche il Comune di Faido: «Eravamo molto interessati a organizzare questa manifestazione – ha precisato Roland David, responsabile dei co-organizzatori nonché capo della sezione forestale del Canton Ticino –. Abbiamo voluto coinvolgere tutti i patriziati della Leventina perché, sostanzialmente, sono i proprietari dei nostri boschi. Per quanto riguarda la gastronomia, la società Carnevaa da Fait proporrà ‘pasta e pom’ e un piatto freddo mettendo a disposizione stoviglie biodegradabili così come bicchieri lavabili e riutilizzabili così da diminuire l’impronta ecologica». Sarà inoltre possibile usufruire del biglietto Ticino Event Arcobaleno (acquistabile nei distributori automatici dei trasporti pubblici, inserendo la località di partenza e arrivo nella categoria ‘Altri biglietti’) grazie a cui si beneficerà di uno sconto del 20%. Per chi desidera raggiungere Faido in macchina è comunque assicurata la presenza di parcheggi e di bus navetta per recarsi alla pista in tutta comodità. Chi vorrà potrà anche incamminarsi lungo un percorso nel comparto della Piumogna. Ad allietare la giornata vi saranno anche i corni delle Alpi, la possibilità di sperimentare il tiro con l’ascia e di visitare la segheria patriziale. «Da segnalare altre ricorrenze importanti quali il 40esimo della formazione professionale e il 60esimo del vivaio forestale cantonale, inizialmente nato per combattere il cancro corticale del castagno e ora d’attualità per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici», ha concluso David.
A detta del direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti la manifestazione, e in particolare la filiera del bosco e del legno, conferisce unicità alle zone montuose del nostro territorio: «Una forma ancora tradizionale di questo campionato differenzia infatti il Ticino da altre destinazioni». L’Otr promuove l’asse cultura-natura e quindi, stando a Clericetti, il bosco risulta essere un elemento molto importante, capace di valorizzare ulteriormente l’offerta a livello turistico. «Le collaborazioni instaurate con le aziende forestali sono fondamentali perché si occupano della manutenzione dei sentieri escursionistici e dedicati alla mountain bike. La rassegna, inoltre, non attira solo addetti ai lavori, ma anche la popolazione locale e di turisti interessati a scoprire questa professione. Alla sua 30esima edizione riesce perfino a radunare migliaia di persone, addirittura dalla Svizzera interna e dall’Italia. Da una parte crea quindi indotto diretto sotto forma di pernottamenti visto che alcuni dormono in loco. E, dall’altra, genera indotto indiretto grazie alla promozione della regione». L’entrata è libera e la manifestazione avrà luogo anche in caso di brutto tempo, grazie allo spazio coperto offerto dalla pista di ghiaccio.