Bellinzonese

Per valorizzare le ‘Ville’ della Val Malvaglia

Il Cantone ha promosso un incontro con le autorità federali in modo da assicurare le opere di recupero e trasformazione della regione

27 giugno 2022
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La Val Malvaglia, delineata armonicamente dal fiume Orino, presenta delle caratteristiche pressoché uniche nel territorio del Canton Ticino: le cosiddette ‘Ville’ nonché i nuclei secondari, disabitati solo da pochi anni, formano insediamenti ricchi di storia. L’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are) recentemente ha però inoltrato ricorso al Tribunale cantonale amministrativo rimettendo de facto in gioco le modalità con cui il Comune (nel frattempo diventato Serravalle) ha disciplinato nel proprio Piano regolatore le opere di trasformazione, recupero e manutenzione degli edifici presenti in loco accompagnati pure da progetti di salvaguardia del territorio. Nella fattispecie il tribunale non ha riconosciuto "legittima l’attribuzione delle Ville e dei nuclei secondari alla zona edificabile" perciò questi "devono essere annoverati nel territorio fuori zona edificabile ai sensi della Legge federale sulla pianificazione del territorio".

Nuova strategia del Municipio di Serravalle

Il Cantone mercoledì 22 giugno ha quindi promosso un incontro (al quale hanno presenziato il consigliere di Stato Claudio Zali, la direttrice dell’Are Maria Lezzi e il vicesindaco di Serravalle Fabrizio Giamboni) in modo da individuare una procedura condivisa per assicurare la possibilità di valorizzare questa importante parte di territorio. Nello scambio di opinioni il Dipartimento del territorio e l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale hanno assicurato al Municipio di Serravalle il loro supporto con lo scopo di garantire anche in futuro gli interventi di recupero e di trasformazione per salvaguardare le peculiarità e la lunga storia della Val Malvaglia. Il territorio è infatti anche parte del paesaggio con edifici e impianti protetti, regolamentati dal relativo Piano di utilizzazione cantonale (Puc-Peip). Ne consegue dunque che, quale prossimo passo, l’esecutivo locale è chiamato a mettere a punto una propria strategia d’intervento identificando, in base alle priorità, le misure più adatte a consentire le suddette opere di valorizzazione del paesaggio insediativo della valle.