Il Cc ha approvato l’emendamento della Commissione delle petizioni ritoccando verso il basso la tariffa sul consumo. Luce verde anche al Consuntivo 2021
È stato approvato dal Consiglio comunale di Sant’Antonino il nuovo regolamento per fornitura dell’acqua potabile: per economie domestiche, aziende e industrie aumenterà dunque il costo annuo a partire dal 2023, ma in maniera meno marcata rispetto a quanto proposto dal Municipio essendo stato approvato dal Legislativo l’emendamento proposto dalla Commissione delle petizioni, ovvero di diminuire da 50 a 40 centesimi l’importo minimo per metro cubo applicabile fino a un consumo di 1’000 metri cubi. Se si prende in considerazione un’abitazione con un consumo annuo di 200 metri cubi (200mila litri), l’economia domestica in questione pagherà 40 franchi in più rispetto all’attuale regolamento (ma non 60 come previsto dal messaggio municipale), per un totale di 180 franchi annui (80 di tassa base, 80 di tassa sul consumo e 20 per il noleggio del contatore) rispetto ai 140 del dispositivo attualmente in vigore (100 di tassa base, 20 di tassa sul consumo e 20 per il noleggio del contatore).
L’aggiornamento del regolamento è imposta dalle direttive cantonali. La principale modifica, in ossequio al principio della causalità della Legge organica comunale, è l’eliminazione della fornitura compresa nella tassa base dei primi 150 metri cubi. In definitiva, se per ogni unità abitativa la tassa base – tenendo in considerazione l’adozione della tariffa minima – diminuirà passando da 100 a 80 franchi, le tariffe sul consumo andranno a comportare un costo complessivo annuo maggiore rispetto alla situazione attuale. Ma come detto in maniera meno incisiva rispetto a quanto proposto dal messaggio municipale. Altro esempio: per il consumo di 150mila litri (quantità oggi compresa nella tassa base di 100 franchi senza ulteriori spese escluso il contatore) è previsto un aumento complessivo del costo annuo di 37 franchi (da 123 a 160) e non 55 come proposto dal messaggio municipale. Se si considera invece una casa plurifamiliare con sei economie domestiche e un consumo di 1 milione di litri, l’aumento previsto sul costo annuale è di circa 260 franchi (da 660 a 920) invece di 340. Per quanto riguarda aziende e industrie, l’aggiornamento del regolamento prevede un aumento ma complessivamente il costo aggiuntivo sarà più contenuto se paragonato alle economie domestiche.
Pure approvato all’unanimità il consuntivo 2021 che presenta un disavanzo d’esercizio di circa 432mila franchi, meno marcato rispetto al deficit di 587mila messo a preventivo. A pesare rimane la diminuzione del gettito fiscale osservata a partire dal 2019 con la parziale dipartita dalla zona industriale del gruppo Keering. Una situazione che ha indotto il Municipio a proporre l’aumento del moltiplicatore, passato – con approvazione del Consiglio lo scorso dicembre – dal 65 al 70%. Per il 2022, alla luce dell’aumento del moltiplicatore, il preventivo stima un disavanzo più contenuto (-95mila franchi) rispetto a quello registrato nel 2021. Il Consiglio comunale ha inoltre dato luce verde al credito di 1,4 milioni per la sostituzione delle canalizzazioni delle acque meteoriche di via Stazione.