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Lumino: ‘L’entrata sull’A13 è difficilmente sostenibile’

Se l’idea di un raccordo autostradale è complicata, per il problema del traffico sarà analizzata l’opzione di rendere transitabile la strada agricola

Traffico di mezzi pesanti in centro paese
31 maggio 2022
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Per sgravare il nucleo di Lumino dal passaggio dei veicoli pesanti sulla strada cantonale, la soluzione più attuabile appare quella di deviare i camion rendendo transitabile la strada agricola della zona industriale di San Vittore. È invece più complicata l’opzione di realizzare un’entrata autostradale sull’A13. Questa in sintesi la visione del Municipio di Lumino riassunta nel messaggio con cui ribadisce il proprio preavviso favorevole alla mozione presentata nel dicembre del 2020 dal gruppo Ppd in Consiglio comunale. Mozione – su cui il legislativo dovrà esprimersi in via definitiva in occasione della prossima seduta in programma per settembre – che chiedeva al Municipio di attivarsi con l’Ufficio federale delle strade (Ustra) al fine di sondare la possibilità di realizzare un raccordo autostradale per potersi immettere sull’A13 a nord dell’abitato, in direzione sud. E questo per alleggerire il centro paese dal traffico e renderlo maggiormente sicuro per i pedoni. "Lumino, privo di una circonvallazione, è usurpato dal passaggio di veicoli pesanti e Tir diretti e provenienti dalla zona industriale di San Vittore con conseguente aggravio di transito e disagi per tutti gli abitanti, soprattutto coloro che abitano lungo la strada cantonale", veniva evidenziato nella mozione.

«La risposte dateci dall’Ustra sono abbastanza chiare e dicono che l’opera è difficilmente giustificabile e sostenibile – spiega alla ‘Regione’ Mario Baranzini, municipale e Capodicastero edilizia pubblica –. In una prima lettera al Municipio, Ustra indicava che la nuova entrata autostradale si troverebbe tra i due svincoli di San Vittore e Bellinzona Nord, distanti tra loro poco più di 5 chilometri. Secondo l’Ufficio federale delle strade la necessità di un nuovo accesso appariva a prima vista secondaria e comunque non tale da prevalere sullo scopo originale della strada nazionale. Ustra ha inoltre sollevato questioni paesaggistiche e ambientali, con particolare riferimento alla presenza di una zona protetta in prossimità dell’eventuale nuova entrata autostradale». Entrata autostradale ipotizzata da via Mondacce, modificando un’entrata di servizio già presente e utilizzata in passato. Pur ritenendo dunque complicato realizzare un nuovo accesso sull’A13, Baranzini sottolinea che l’idea non è ancora da escludere e potrebbe essere ulteriormente approfondita. «I passi che bisognerebbe compiere, su richiesta del Municipio, sarebbero verifiche preliminari da parte del Cantone sulla reale necessità dell’opera, e nel caso queste risultassero favorevoli sarebbe lo stesso Cantone a dover inoltrate una richiesta ufficiale alla Confederazione».

‘Una soluzione che permetterebbe di raggiungere lo scopo della mozione’

Per dare respiro al nucleo è tuttavia maturata l’opzione di rendere transitabile la strada agricola in mezzo alla campagna di San Vittore, che collega la zona industriale con l’esistente raccordo autostradale. «Avanzata nel suo rapporto dalla Commissione dell’edilizia, quest’opzione permetterebbe di raggiungere lo scopo della mozione senza una nuova entrata autostradale – spiega ancora Baranzini –. Consentirebbe di evitare che il traffico di camion diretti in campagna o nella zona industriale di San Vittore passi dal nucleo di Lumino. Attualmente i mezzi pesanti tendono a non utilizzare l’uscita autostradale di San Vittore ma quella di Bellinzona Nord, dal momento che dall’uscita di San Vittore alla zona industriale il percorso è ritenuto complesso e scomodo per i camion. In Consiglio comunale spiegheremo dunque che ci sono ancora dei margini di manovra, in particolare portare avanti la discussione con il Comune di San Vittore per la variante della strada agricola. È il passo principale che mettiamo in conto di fare, ma vedremo se per i mozionanti basterà». Ancora Baranzini: «L’esigenza di fare qualcosa è concreta dal momento che il traffico generato dalla zona industriale di San Vittore si fa sentire. Oltre alla mole di traffico, in alcuni punti sulla strada cantonale l’incrocio tra mezzi pesanti non è per niente sicuro».

Un’altra richiesta avanzata dalla mozione era quella di prendere contatto con le autorità competenti per far rispettare il cartello di divieto di uscita dei camion diretti a San Vittore a Bellinzona Nord. Il cartello, spiega Baranzini, dovrà tuttavia essere rimosso in quanto non ci sono più i presupposti legali per il suo mantenimento, dal momento che fu posato addirittura nel 2001 come componente di una segnaletica di cantiere provvisoria. G.R.

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