Da giugno a ottobre l’iniziativa promossa da Marcello Stivan permetterà anche ai turisti di conoscere le realtà del Piano di Magadino
La folta schiera di turisti si riunisce di primissimo mattino dinanzi all’infopoint di Bellinzona, in piazza Collegiata, pronta ad affrontare una mini ‘crono’ in direzione di Sant’Antonino. Effettuato qualche giro di prova in sella alle biciclette pieghevoli (spesso addirittura elettriche) appena noleggiate e ripreso fiato, tutti si allineano rigorosamente in fila indiana dietro la cargo bike del battistrada. Da poco allontanatosi dalle zone urbane e trafficate della città, il plotone si ritrova catapultato fra campi di mais, frutteti e serre variopinte. La prima fermata è l’azienda agricola Mozzini a Giubiasco. «Da giugno a inizio ottobre, ogni giovedì mattina, l’iniziativa ‘La spesa in fattoria’ raddoppierà l’offerta canalizzando l’attenzione sui turisti – spiega il titolare della società ‘Mobilità 2.zero’ Marcello Stivan durante la pedalata di presentazione –. La bici è sempre stata la mia passione, quindi combinare il ciclismo a un’alimentazione più sana e sostenibile è qualcosa di impagabile. Da ormai qualche anno mi occupo dell’organizzazione di queste scampagnate sul Piano di Magadino: il lockdown ha permesso ai cittadini di riscoprire le fattorie sotto una nuova veste, uno spazio protetto ricco di prodotti freschi a chilometro zero; si cercherà ora di mettere tutto ciò a disposizione pure dei vacanzieri, di promuovere la nuova offerta a livello turistico». Un’iniziativa a favore della natura e dell’economia locale capace, fra gli altri, di ricevere il supporto del Municipio di Bellinzona nonché della Fondazione del Parco del Piano di Magadino.
L’automobile lascia infatti spazio alla bicicletta e la spesa acquisisce un’altra dimensione. Formaggi d’alpe, yogurt, uova, salumi, verdure di stagione... «Le botteghe sono ricche di leccornie: chi mi accompagna fra le stradine del piano acquista prodotti di qualità e trascorre una mattinata in compagnia senza preoccuparsi dell’itinerario o del trasporto della spesa, riposta con attenzione nel ‘cestello’ della cargo bike. Chi, inoltre, non dispone di un proprio mezzo può noleggiarne uno a un prezzo contenuto di dieci franchi – continua il responsabile dell’iniziativa –. Ammaliato dai mille colori e profumi dello spaccio di Giubiasco, il plotone si rimette poi in sella in direzione de La Colombera di Sant’Antonino», dove riuscirà a distendere le affaticate gambe sotto un tavolo (all’ombra di una vite a pergola o in prossimità del biotopo) assaporando una moltitudine di prodotti nostrani. Gestita dalla famiglia Tognetti, l’azienda è attiva nella produzione di carne, latticini e altro ed è stata una delle prime a livello cantonale a puntare sull’agricoltura biologica, che permette di confezionare insaccati e alimenti derivanti dal latte senza utilizzare sostanze chimiche, assicura la coordinatrice delle attività ricreative e viticoltrice Greta. Niente rame e una ridotta quantità di zolfo invece per la produzione di vino, quest’anno bianco e a forte componente acidula. La prossima e ultima destinazione incalza, l’escursione riprende quindi in direzione del self-service dell’ortofrutticola Bassi prima di ritornare verso mezzogiorno a Bellinzona. Un’esperienza particolare, ma affinché riesca ad attirare l’attenzione dei turisti «è necessaria un’importante promozione nelle strutture ricettive del Bellinzonese e del Locarnese – conclude Stivan –. La spesa in fattoria è un’attività alla portata di tutti, sia di famiglie che di giovani. Nessuno si sente mai in difficoltà, neppure i bambini. Bambini a cui è destinata un’offerta a ogni fermata». Per ulteriori informazioni o per iscriversi: www.mobilita2puntozero.com.