Bellinzonese

Riviera tira dritto e fa spazio al Polo aviatorio

Oltre che per il contratto di prestazione tra Comune e Sa, l’esecutivo chiede il via libera anche per spostare dall’aerodromo la sede dei servizi esterni

(Ti-Press)
2 maggio 2022
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Il Comune di Riviera continua a focalizzarsi sull’avviato progetto del Polo tecnologico dell’aviazione sul sedime dell’aerodromo di Lodrino, dove tutti gli spazi sono già stati affittati ad aziende che svolgono attività nell’ambito dei droni. Se la concessione da parte della Confederazione per convertire l’aerodromo da militare a civile è attesa entro l’estate, negli scorsi giorni il Municipio ha licenziato il messaggio con cui chiede al legislativo di approvare il contratto di prestazione tra il Comune e la Riviera Airport Sa, la società anonima incarica di gestire il comparto aeroportuale e promuovere l’insediamento di attività innovative e ad alta tecnologia. Allo stesso tempo l’esecutivo intende spostare la sede della squadra esterna per liberare spazio all’aerodromo.

Ultimi tasselli per l’autonomia della Sa

Il contratto quadriennale – si legge nel messaggio – prevede il versamento al Comune di una pigione annua da parte della Sa, il cui importo – definito in base ai risultati contabili della società – sarà compreso tra un minimo di 30mila franchi e un massimo di 70mila. Una forchetta che andrà a compensare l’impegno finanziario del Comune verso Armasuisse (circa 39mila franchi annuali) per quanto riguarda il diritto di superficie dell’aerodromo (per i primi cinque anni la Confederazione ha rinunciato a incassare l’importo). L’approvazione del contratto e la concessione di Berna sono gli ultimi due tasselli per garantire un’operatività autonoma alla Sa, che ovviamente dovrà tenere conto del mandato del Comune (azionista della Sa nella misura del 100%). Da qualche mese i droni hanno infatti iniziato a volare sopra l’aerodromo, ma, come spiega il sindaco Alberto Pellanda, sarà solo con il passaggio dell’aerodromo da militare a civile che la Sa potrà gestirsi e pianificare i propri voli in maniera indipendente. «Oggi i droni possono volare ma secondo autorizzazioni concordate con gli altri partner presenti sull’area aeroportuale, e cioè la Heli Tv e le base aerea dell’aviazione – afferma Pellanda –. In futuro sarà dunque tutto più immediato e funzionale con una gestione indipendente, anche grazie alla figura del capocampo del Polo tecnologico dell’aviazione». Nel giro di un paio di anni, aggiunge il sindaco, per ulteriormente incentivare il comparto dell’aeroporto il Comune intende realizzare una nuova area di lavaggio per aerei ed elicotteri e completare il piano generale dello smaltimento delle acque. Una volta realizzata la nuova area di lavaggio si potrà consentire alla già presente Ruag di costruire un nuovo hangar, dal momento che l’attuale area di lavaggio è ubicata sul terreno dove dovrebbe sorgere la costruzione.

Una nuova sede per la squadra esterna per fare spazio all’aerodromo

Sempre con l’intento di dare linfa al Polo aviatorio, il Municipio ha pure licenziato il messaggio per la concessione di un credito di 990mila franchi per l’acquisto dello stabile ubicato su un terreno a ovest dell’aeroporto, dall’altra parte dell’autostrada all’inizio dell’abitato di Lodrino. In questo stabile l’esecutivo propone di realizzare la nuova sede dei servizi esterni comunali. Così facendo, spiega il sindaco, si andrebbero a liberare e a mettere a disposizione della Sa gli spazi all’aerodromo attualmente utilizzati come sede della squadra esterna. «Quello che si vorrebbe acquistare è un capannone di recente costruzione che si adatta benissimo per installare la squadra e i propri veicoli. Per il Municipio è la soluzione ideale». Sono per contro state scartate le alternative, ovvero l’ampliamento dell’attuale sede all’aerodromo che avrebbe però ridotto in maniera sensibile le possibilità insediative, la ristrutturazione dell’attuale vetusto magazzino della squadra ad Osogna (che continuerà a fungere da deposito per materiale anche in futuro) e la costruzione di una struttura accanto al magazzino di Osogna; due opzioni che per il Municipio avrebbero comportato costi maggiori rispetto alla soluzione infine individuata. Di fronte agli investimenti ritenuti strategici per dare slancio al Polo aviatorio, l’esecutivo ha pure licenziato un messaggio per la vendita del sedime situato a nord del quartiere di Osogna a suo tempo acquistato da Armasuisse per realizzarvi la piazza di atterraggio per elicotteri. Nel frattempo il progetto non si è però concretizzato anche a causa dei costi necessari ritenuti sproporzionati. Ed ora la vendita del sedime permetterebbe al Comune un introito immediato per affrontare gli investimenti con cui è confrontato.