La società Ribos Sa (di Luciano Cattaneo) ha ceduto lo stabile a un imprenditore svizzero tedesco. Una volta approvati i progetti, inizieranno i lavori
Chiuso ormai da una decina di anni, l’albergo San Martino a Olivone potrebbe presto tornare a ospitare visitatori. Recentemente la Ribos Sa di Mezzovico ha infatti ceduto lo stabile «a un brillante e affidabile imprenditore svizzero tedesco che intende realizzare un aparthotel», spiega a ‘laRegione’ Luciano Cattaneo, amministratore della società immobiliare che aveva rilevato lo stabile nel 2014 dalla banca Raiffeisen che lo aveva ritirato all’asta nel 2013. «Sono da un lato sollevato e dall’altro fiducioso che questo progetto possa contribuire ad avvalorare l’immagine e la vocazione turistica dell’intera Valle di Blenio, alla quale sono molto affezionato», afferma l’avvocato il cui studio si trova a Lugano. A breve saranno quindi allestiti i progetti e, una volta approvati, sarà dato avvio ai lavori.
Negli anni si sono susseguite diverse idee su come rendere di nuovo attivo lo storico albergo San Martino. Quella più recente contemplava l’idea di realizzare uno «Ski & Bike Hotel», sottolinea Cattaneo. «Per la stagione invernale Olivone si trova a due passi dal Centro sci nordico di Campra (dove, tra l’altro, è stato fatto un ottimo lavoro), mentre d’estate la valle offre diversi percorsi per la mountain bike. Era tutto pronto, ma nel frattempo, probabilmente anche a causa dei progetti non andati in porto (come il Parc Adula) e di ulteriori chiusure (come quella dell’albergo Posta e dell’osteria al centro del paese), non abbiamo percepito l’entusiasmo necessario per procedere con questo progetto». In questo contesto, ricordiamo che anche a Ronco Bedretto lo storico albergo e ristorante Stella Alpina chiuderà, visto che non è stato trovato nessuno che volesse portare avanti l’attività. D’altra parte proprio a Olivone, invece, qualcosa si sta muovendo: tre anni fa ha aperto il B&B Cuore Alpino e recentemente la famiglia Sassella ha deciso di rinnovare l’albergo Arcobaleno.
Infatti Cattaneo aveva ricevuto qualche offerta, ma i progetti sottopostigli non andavano nella direzione che auspicava, ovvero quella di realizzare un struttura che conservasse i tratti di quella attuale, mantenendo ad esempio le facciate esterne e il tetto in piode. Ora, invece, la svolta: «Recentemente si è presentato un imprenditore svizzero tedesco con un’idea solida: ovvero quella di ristrutturare l’intero complesso e di trasformarlo in un moderno e funzionale aparthotel». Concretamente si tratta di una via di mezzo tra un appartamento di vacanza e un albergo: le stanze sono solitamente attrezzate anche con una cucina, oltre che ovviamente di un bagno. Oltre che aver destato una buona impressione, questa persona è già da tempo attiva nel settore alberghiero: «Oltralpe ha già fatto operazioni simili, ritirando alberghi dismessi e trasformandoli in aparthotel. Inoltre è una persona che apprezza e già legata al territorio, visto che possiede un’abitazione di pregio proprio in Valle di Blenio». A rendere la struttura attrattiva vi è anche il fatto che vicino all’ex albergo «il Comune ha realizzato un grande posteggio che permetterà un accesso diretto all’edificio».
«Avessi avuto una ventina di anni in meno, mi sarei occupato personalmente dei lavori di ristrutturazione e della gestione della struttura», afferma l’avvocato, oggi 83enne. «Ma oggi è un po’ tardi per pensarci». Per questo motivo è decisamente «contento» di aver trovato qualcuno che possa far rinascere l’ex albergo San Martino, al quale è «sentimentalmente legato». A dimostrare che Cattaneo è convinto della bontà dell’operazione, vi è il fatto che il comparto è stato ceduto «a molto meno» del valore stimato di 1,245 milioni di franchi. «Probabilmente l’avrei anche ceduto gratuitamente a qualche ente o associazione, se fosse stato previsto un progetto che mantenesse il valore storico di questo stabile». Insomma, «mi sono tolto un peso, perché malgrado l’impegno e la disponibilità, ultimamente non credevo più che si potesse fare un passo avanti». Evidentemente si sbagliava e ora è «molto soddisfatto dell’accordo raggiunto».
Come detto, Luciano Cattaneo è molto legato alla Valle del Sole: oltre ad aver creduto nel rilancio dell’albergo San Martino, ha spesso frequentato le piste da sci di fondo di Campra che sono «una meraviglia» e ha percorso più volte la strada del Lucomagno in bicicletta, che reputa «il più bel passo del Ticino». Essendo anche appassionato di alpinismo, si è recato più volte sull’Adula e sul Sosto, il pizzo che sovrasta Olivone. Una passione per la Valle di Blenio che sembrerebbe essere di famiglia, visto che il fratello Egidio negli anni 90 rilevò gli impianti di risalita di Leontica, dando nuova vita al comparto del Nara, oggi molto apprezzato: «Quando era ormai destinato a fallire, mio fratello ebbe il coraggio di investire, ampliando l’offerta invernale e salvando così il comparto. Ancora oggi funziona molto bene e questo ci fa molto piacere».